Ieri sera, nel consueto appuntamento con "Assist, oltre il 90°" del martedì, è intervenuto ai nostri microfoni il centrocampista della Salernitana Ivan Radovanovic. Queste le sue parole: << Purtroppo non riusciamo a vincere, ma ci andiamo sempre vicino. L'unica cosa che ci manca in questo momento è una vittoria, col nuovo Mister stiamo cercando di trovare la nostra identità, ma purtroppo non abbiamo molto tempo. Siamo andati molte volte in svantaggio ma, a parte contro l'Inter, siamo rimasti in partita fino alla fine, vuol dire che stiamo bene anche fisicamente. I primi 25 minuti col Sassuolo abbiamo giocato solo noi, dopo il loro secondo gol abbiamo avuto un black out. Sul gol di Djuric ero in area anche io con lui, cosa che non mi capita quasi mai, a dimostrazione di quanto volessimo vincere la partita >>.

Sulla questione tattica e sui singoli: << Col Mister non abbiamo mai parlato della possibilità di fare il difensore in una difesa a tre, ma lui mi conosce e sa che posso fare quel ruolo. Io ho giocato quasi tutta la mia carriera davanti la difesa in un centrocampo a tre, ma la scelta dello schieramento tattico è sempre del Mister. Tanti giocatori nuovi non parlano la lingua, poi il calcio italiano è molto tattico. In una squadra che si vuole salvare, i due attaccanti devono essere i primi a difendere. Dobbiamo correre tutti e 10 i giocatori che ci sono in campo, non esiste che uno molli. A mio avviso, Verdi e Kastanos sono i giocatori di maggior qualità che abbiamo, rientrano sempre anche in fase difensiva, ma questo li rende meno lucidi davanti. Mousset non ha espresso tutto il suo potenziale, ha degli strappi impressionanti, ma il momento della Salernitana non permette di aspettare nessuno. Bohinen è un bravo ragazzo e un giocatore forte, paga il fatto di non conoscere nè la lingua nè la tattica italiana. Ederson è stato pagato 6 milioni non a caso, è un giocatore che mi ha davvero impressionato, speriamo che il suo infortunio non sia grave. Bonazzoli ha delle qualità che secondo me neanche lui sa di avere, quest'anno può davvero fare il salto di qualità, poi c'è Djuric che non perde mai un duello aereo >>.

Sulla scelta di venire a Salerno: << Ho avuto l'opportunità di venire a Salerno anche in estate, avevo anche un'offerta dalla Cina. Ho sentito sempre parlare della Salernitana in TV, avete una bellissima città che adesso sto conoscendo. Mi ha impressionato sentir cantare la Curva già nel riscaldamento delle partite, è una cosa che ho visto fare solo a casa mia, a Belgrado, coi tifosi del Partizan. Potevo andare anche da altre parti, ho accettato un altro anno di contratto, indipendentemente da come finirà quest'anno. Volevo una stabilità, i soldi non sono un problema. Voglio aiutare questa piazza e questa tifoseria a rimanere dove meritano di stare. Ho accettatto questa sfida, che è molto difficile, ma la dedizione che hanno tutti per la Salernitana, dal Presidente ai magazzinieri, mi danno la voglia di fare di più ogni giorno. Il Mister è un tipo tosto, è molto pratico, con lui non puoi mai mollare. E' riuscito a fare un miracolo sportivo a Crotone, oltre che salvare Genoa e Torino che rischiavano seriamente di retrocedere, speriamo che ci riesca anche stavolta. E' un percorso difficile che richiede tempo che, purtroppo, non abbiamo, ma credetemi che noi ce la stiamo mettendo tutta. Quando mi ha chiamato il Direttore Sabatini mi ha chiesto la mia voglia di combattere e io sono stato molto deciso nella risposta, altrimenti non mi avrebbe preso, fidatevi. Qualcosa dentro di me si è acceso subito quando ho ricevuto la chiamata >>.

Sulla prossima partita con la Juventus: << Dobbiamo crederci. Cercheremo di fermare la Juve con la pazienza, sarà una partita diversa da quella con l'Inter, in cui comunque non è stato tutto da buttare perchè abbiamo disputato un buon primo tempo, il risultato è stato bugiardo. La Juve è diversa dall'Inter, giocano con un 4-4-2 e potremmo ritrovarci a specchio contro di loro, quindi con molti duelli uno contro uno. Con l'esperienza ho imparato che quando giochi fuori casa contro le grandi squadre è importante resistere per i primi 10/15 minuti, perchè partono sempre forte cercando di "ammazzare" la partita. Nel secondo tempo, con una palla inattiva magari, possiamo cercare di sorprenderli >>.

Su Ribery: << Franck è tornato. Mi ha impressionato perchè durante l'allenamento si mette sempre davanti al gruppo, vuole sempre la palla ed è il primo ad incitare i compagni. E' un vero leader, la sua mancanza si è sentita >>.

Un Ivan Radovanovic che ha parlato così ai microfoni di SalernoGranata, in una lunga intervista che ci fa rendere idea dello spessore del calciatore serbo, sul quale la Salernitana ha deciso di puntare anche l'anno prossimo, a prescindere dalla categoria.