Eppure si era mossa diversamente, almeno ad inizio della campagna trasferimenti estiva: in effetti Gian Piero Ventura, fin dall'inizio ha ricevuto in ritiro una parte di acquisti richiesti (Giannetti, Kiyine e Billong su tutti) in attesa di completare l'opera nel corso del ritiro estivo di San Gregorio Magno. Ed invece dopo aver azionato la quarta nel corso della preparazione pre-campionato anche il tecnico genovese ha dovuto saggiare la lentezza delle manovre burocratiche del club, proteso a cedere gli esuberi della scorsa stagione come da sempre negli ultimi 4 anni. La Salernitana deve prima smistare gli "esuberi" presentati quali giocatori di spessore (Mazzarani, Castiglia, Signorelli, Gigliottì etc) per poi acquisire gli ingaggi di calciatori abbastanza avanti con gli anni. Da questo punto di vista come accaduto con Rosina, a breve giungerà Alessio Cerci: giocatore che se sta bene e, soprattutto motivato, potrebbe dare una mano ad una squadra che manca di qualità. In difesa non c'è un giocatore in grado di impostare e in mediana  Kiyine è adattato non sapendo ricoprire organicamente tutta la fascia. Sulla corsia opposta Lombardi e Cicerelli assicurano spinta ma poca copertura. In mezzo al campo manca fosforo per assicurare palloni giocabili a due buoni attaccanti (non certo fenomeni) quali Giannetti-Jallow scelti per il tandem offensivo titolare. Insomma, al momento quell'aria di cambiamento dai più paventata, si è fermata già dopo i primi giorni di ritiro. Ventura bussa a rinforzi come i propri predecessori: sarà accontentato secondo i tempi utili per amalgamare la squadra? Ed anche qui si ritorna a bomba. D'altronde come preannunciato dai protagonisti, l'anno che sta arrivando sarà (di nuovo) l'anno zero...