Una prestazione maiuscola. Dopo gli affanni e le polemiche di Castellammare, Alessandro Micai nella partita di ieri pomeriggio ha alzato la saracinesca, ergendosi ad ultimo baluardo della Salernitana e arrendendosi solo alla imprendibile ed imprevedibile carambola Scamacca-Billong. Il portiere ex Bari è stato per distacco il migliore dei suoi, indice di una gara che - sebbene pesantemente influenzata dal gol ingiustamente annullato a Gondo - ha visto la Salernitana in difficoltà per larghi tratti della contesa. Attento già nel primo tempo, Micai ha calato un paio di interventi prodigiosi su Cavion e Petrucci, valsi entrambi ad evitare il 2-1 degli ospiti. Due parate molto diverse, entrambe ad altissimo coefficiente di difficoltà e cruciali perché la Salernitana uscisse da un Arechi triste e deluso almeno con un punticino: la prima è un saggio dei prodigiosi riflessi del numero 12, non solo ben posizionato e abile a trovare la giusta postura per respingere efficacemente la botta di Cavion, ma soprattutto fulmineo nel trovare l'impatto col pallone; la seconda è invece una respinta stilisticamente e tecnicamente ineccepibile alla sua destra su una conclusione arrotata di Petrucci, ottimo tiratore dalla media distanza. Una parata probabilmente meno appariscente di quella su Cavion, ma non meno importante: il cronometro indicava infatti il minuto numero 94 e questa Salernitana ha abituato i suoi sostenitori a più di una beffa in zona Cesarini. Questa volta non è arrivata grazie a Micai, l'indiscusso migliore in campo di un triste Salernitana-Ascoli di fine novembre.