Intervistato da Sebastiano Vernazza per "La Gazzetta dello Sport, l'ex DS della Salernitana si racconta. Tanti i temi toccati, dalla rottura con Danilo Iervolino fino all'attuale mercato dei granata. Intanto, domenica si sfideranno due sue ex squadre, la Salernitana e la Roma, due squadre per cui ha dato tanto, tantissimo.

«Sono a Roma, nella mia città, e non conosco la quiete, scalpito per rientrare e non faccio il falso modesto, so quanto posso offrire alla società che vorrà darmi fiducia. Il calcio senza di me è triste»

Sabatini, ritorna il campionato e domenica sera c’è subito Salernitana-Roma, la “sua” partita. Si può dire che per lei la Roma sia il grande amore della vita e la Salernitana l’infatuazione di una sera?
«Approvo la prima metafora, non la seconda. La Salernitana è stato un regalo inaspettato, culminato nella salvezza fantastica di tre mesi fa. Una gioia immensa, un amore imprevedibile e mi dispiace non averlo ripagato fino in fondo, avrei voluto fare qualcosa di più duraturo. Ci sono stati degli “incidenti”, ma non accuso nessuno, è andata e basta»

Da ricordare come nell'immediato postpartita tra Roma e Salernitana del 10 aprile scorso, Sabatini fu attaccato sui social da una parte di tifosi giallorossi, i quali accusavano il DS di lamentarsi senza valido motivo. L'allora DS della Salernitana mosse alcune critiche sulla gara, così che alcuni supporters capitolini si muovessero contro Sabatini sui social. 

Il litigio con il presidente Iervolino per via delle commissioni agli agenti?
«Un piccolo litigio che si è poi ingrandito, ma non ne voglio parlare. Vicenda chiusa, senza strascichi legali. Auguro ogni bene a Iervolino, alla Salernitana, alla sua gente straordinaria, bellissima, educata. Nei sei mesi a Salerno sono stato amato come mai, senza invadenza. Sapevano che per la mia salute delicata non avrei mai dovuto prendere il Covid e con garbo tenevano le distanze, per tutelarmi. Ci siamo salvati con un filotto di nove punti in otto giorni e nessuno ci toglierà questa impresa»

Impossibile non ricordare l'espressione di Sabatini sul finire del match tra Salernitana ed Udinese. Immagini che nessuno potrà mai cancellare.