Nuovi concetti, idee rivoluzionate e più grinta in campo. È quello che ha messo in evidenza la Salernitana in questa prima parte di campionato. L'approdo di Gian Piero Ventura sulla panchina dell'Arechi ha portato una ventata di novità e ha contribuito alla rinascita di vari profili dell'organico. A beneficiare della cura dell'ex commissario tecnico della Nazionale è stato sicuramente Lamin Jallow che, in sette presenze stagionali, ha quasi ribaltato la deludente annata scorsa in termini numerici. L'avvio del gambiano è stato esaltante, le statistiche confermano l'exploit del centravanti. Quattro reti realizzate - malgrado il trauma contusivo-distorsivo al ginocchio destro - in sette presenze. Tre delle marcature hanno avuto un riscontro favorevole sulla classifica dei granata. Due sigilli per abbattere il Pescara, un siluro all'incrocio per condannare l'Entella: un bottino che ha regalato sei punti alla squadra. L'altro gol, ininfluente sul terreno di gioco del Pisa, ha reso meno amara la sconfitta in trasferta. Al quarto anno in serie cadetta, il classe 1995 sta facendo annotare cifre significative. Mai così bene, infatti, è stato l'approccio dell'attaccante da quando disputa il torneo di Serie B. L'esordio in Sicilia, con la casacca del Trapani, si è rivelato quello più complicato. Un impatto altalenante in una competizione tortuosa. Solo tre acuti dal gennaio al maggio 2017: uno a Vercelli alla prima con gli isolani, due in casa contro il Bari. Successivamente, la stagione con il Cesena e l'ascesa con gli undici timbri: dopo sette apparizioni, però, la prima punta ha fatto registrare una rete. In undici giornate, prima dell'esplosione definitiva, il computo totale è salito a due. A Salerno, sotto la tripla gestione Colantuono-Gregucci-Menichini, le difficoltà di Lamin sono state superiori: debutto horror e un bilancio complessivo di cinque gol in trentaquattro presenze. Il ventitreenne va a caccia del riscatto. In un momento in cui la Bersagliera è priva di elementi decisivi in zona offensiva. Jallow si sta dimostrando un profilo di indubbio valore. Gli errori non mancano. Nelle scelte e nei diversi momenti del match. Ma la disponibilità del gambiano c'è sempre stata. In qualsiasi circostanza. Le doti tecniche vanno affinate, certo. Il dieci granata, d'altra parte, è pronto a indossare le vesti del protagonista e trascinare la Salernitana verso un campionato importante.