BonazzoliArriva la bomba, che quando la Salernitana-quella vecchia- è riuscita ad azionare, ha fatto sempre sfraceli, regalando punti e goal pesanti.

Ha la carica a mille, Bonazzoli che non sarà il Barbarossa del Sacro romano impero, ma ancora prima della venuta di Simone Verdi, rappresentava e rappresenta, il capocannoniere della squadra granata.

Sei goal in stagione ed un uso centellinato al netto di un reparto avanzato in cui ha sempre dimostrato di essere quello più in voga a vedere e bucare la porta: un animo particolare, non sempre dedito al sacrificio, al ripiegamento difensivo, spesso lo ha punito oltre misura in luogo di Gondo.

Dopo l'esclusione, a sorpresa, contro lo Spezia, Federico, il "barbarossa" granata si riprenderà il proprio posto da titolare al "Ferraris" nella gara da dentro o fuori per la Salernitana ed il Genoa: una sorta di remake dello spareggio play off del 2006.

Colantuono confermerà il modulo 4-3-2-1, eclettico in grado di tramutarsi in fase di possesso palla in un 4-3-1-2 a seconda proprio del movimento di Bonazzoli, in grado di agire sia da alter ego dell'ex Bologna che spostare il proprio raggio d'azione accanto al principale punto di riferimento offensivo, Milan Djuirc avente mandato di fare sportellate per aprire gli spazi in favore dei due trequartisti granata.

Il resto della squadra, che necessita per ovvie ragioni di amalgama, è già fatta: con sepe a difesa dei pali e protetto dal quartetto composto da Mazzocchi e Ranieri a protezione di Fazio-Dragusin coppia centrale.

In mediana Radovanovic sarà la diga a protezione della difesa, supportato da L. Coulibaly e Kastanos.

In avanti spazio ai tre con la bomba "Bonazzoli" pronta ad esplodere e buttar giù la porta del "Ferraris": gli artificieri sono già avvertiti...