Dall'altare alla polvere a causa di un colpo di testa in mischia su calcio d'angolo. Il pareggio ci può stare ed è il risultato che rientrava nel novero delle opzioni tra tabelle, moltiplicazioni ed incroci a go-go tipici delle ultime giornate di campionato.

La Salernitana era ad un passo da mettere il piede sulla terra ferma dopo aver attraversato l'atlantico, ma è stata travolta da un'onda anomala che l'ha allontanata dalla riva con la salvezza che resta lì, ad un passo.

E se Cagliari ride per un punto che li tiene in vita, Salerno non deve piangere avendo quel più uno in classifica che le consente un vantaggio non indifferente: disputare i prossimi 180 minuti di gioco essendo unica artefice del proprio destino

Già perchè lo spezzatino delle ultime partite per interessi televisivi che viola il sacrosanto diritto della contemporaneità, gli incroci apposti sul triangolo milano-cagliari-Napoli non devono interessare più di tanto ai granata.

23 anni fa la formazione di Delio Rossi fu costretta a vincere lo spareggio salvezza con l'Empoli per sperare nel risultato delle altre, ora, a 180 minuti saranno le avversarie a sedersi a tavola sperando che la squadra granata stecchi il match del Castellani che vale come un rigore decisivo all'esito del supplementare.

Occorre sangue freddo ma soprattutto lucidità mentale per batterlo:sarà fondamentale, in tal senso, recuperare le batterie scariche, affrontando una settimana di lavoro che di questi tempi è toccasana dopo il tour de force delle tre gare in sette giorni.

Sarà l'ennesima settimana di passione, questa volta a portare la croce sono le avversarie, perchè dipendenti dal destino di cui la Salernitana resta unica padrona

Achille, questa volta ha superato la tartaruga: il mito è stato sfatato. Ad Empoli serve l'ultimo sforzo per fare il definitivo salto di qualità. La Salernitana giocherà in casa al Castellani grazie all'ennesimo esodo dei propri tifosi.

Sono saliti tutti sull'altare, ma al netto del danno subito di non aver potuto gridare "terra" a 180^ dal termine, resta agli avversari mangiare la polvere e recriminare se la Salernitana farà il suo corso in Toscana.

"Dipende solo da noi. Dobbiamo farcela con le nostre forze", così ha caricato da subito l'ambiente il direttore Walter Sabatini, perchè il paradosso di Zenone, è già stato superato...