Maggio 2019. Un gruppo svuotato mentalmente e allo stremo delle forze tocca il punto più basso del campionato. La retrocessione è ad un passo, il playout appare l'unica speranza per la categoria. La Salernitana conclude il campionato in maniera indecorosa: una doppia sconfitta nelle ultime due sfide che spedisce la Bersagliera nel baratro. Disfatte ancor più pesanti contro due rivali storiche. Prima il Cosenza e poi il Pescara abbattono l'organico granata e attendono, con quel sorriso ilare e divertente, lo scivolone definitivo del Cavalluccio. A circa un mese dalla festa del Centenario. Il pubblico è costretto a subire i cori di schermo della Curva Nord dell'Arechi popolata dai sostenitori dei Lupi. E, sei giorni più tardi, a guardare l'Adriatico festeggiare e levare al cielo striscioni recitanti il ​​saluto-beffa: " Emulando i palcoscenici della primavera scorsa e con un esito completamente diverso. Detto, fatto. I granata sbancano con Djuric il fortino del Pescara e condannano, con la coppia Lombardi-Akpa, il Cosenza in quel di Via Allende. È l'en plein dal sapore di riscatto. Dodici punti conquistati nelle quattro partite più sentite. La Salernitana ha voltato pagina. E si è tolta qualche sassolino dalle scarpe.