Al termine del campionato di Serie A e della stagione 2022/2023, culminata con la salvezza della Salernitana, il direttore sportivo granata, Morgan De Sanctis, ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa per fare un bilancio dell'annata appena trascorsa. Ecco tutti i temi trattati.

"L'occasione di vederci è quella per tirare un bilancio sulla stagione passata. Sono stati raggiunti dei risultati notevoli, quindi ci tengo moltissimo a chiarire tante cose e soddisfare le curiosità dei tifosi che ci seguono da casa. In questi mesi non sono intervenuto tantissimo e in alcuni momenti avrei potuto creare delle illusioni o degli schieramenti, invece la mia decisione è stata quella di rimanere in silenzio perché così ero sicuro di salvaguardare l'interesse della società. Ero sicuro che la squadra avrebbe raggiunto i risultati sperati. Noi ci siamo visti meno di un anno fa nella mia prima conferenza e avevo tracciato l'obiettivo, quello di salvarci alla penultima giornata. Lo abbiamo fatto a tre giornate dalla fine, queste sono soddisfazioni. Abbiamo svolto un lavoro importante. Il mio silenzio? Per educazione, per il mio carattere e per la mia provenienza, si dice che gli abruzzesi siano gentili e forti, e io mi riconosco tanto in tutto questo. E' stato difficile farmi apprezzare dai tifosi, dalle persone e da tutte le persone che lavorano intorno al nostro ambiente. Questo è successo con l'arrivo dei risultati. Voglio condividere questi momenti con tutti i collaboratori della Salernitana, sono ragazzi meravigliosi, a partire dallo staff fino ad arrivare a voi giornalisti e alla tifoseria. Io sono soddisfatto di voi, per come avete raccontato la Salernitana, ma allo stesso tempo si può migliorare e ovviamente dipende anche dal club".

"Vorrei chiarire delle cose, prima di lasciare a voi le domande. La situazione di Paulo Sousa, che è arrivato a febbraio e ha accettato la nostra sfida in fase di negoziazione. Questa è stata una sfida importante e stimolante per lui. L'opzione è stata esercitata, per quanto concerne il rinnovamento del contratto, ma allo stesso tempo c'è la possibilità per l'allenatore di prendersi un piccolo spazio per decidere se continuare con noi o meno. Rispetto al futuro della Salernitana c'è una linearità dei programmi e dei progetti in linea con l'allenatore, siamo convinti che il progetto continuerà con Sousa".

"Il bilancio è positivo perché la Salernitana si è salvata con tre giornate di anticipo. E ora la società ha una base ancora più solida dalla quale partire per la prossima stagione. Dobbiamo però tenere in considerazione che si può sempre migliorare e ambire a qualcosa in più. Tutti dobbiamo avere la consapevolezza che l'obiettivo della Salernitana è quello di salvarsi e di farlo più velocemente possibile".

"Io mi sento il direttore della Salernitana. Mi sento cresciuto e più pronto e preparato. In questi giorni stringevo la mano al presidente. Dall'anno scorso, dal primo luglio, ho avuto un'eredità pesante. Ho avuto il privilegio di essere un giocatore di Walter Sabatini e conosco benissimo le sue capacità. Durante la carriera da calciatore e nella mia vita non ho mai sofferto di sudditanza psicologica, sono sempre stato abbastanza consapevole dei miei mezzi e dei miei limiti. Da quando ho stretto la mano al presidente Iervolino, ho sempre pensato che io fossi la persona più adeguata per sostituire Sabatini. Adesso sono contento se rivivremo e racconteremo insieme altre pagine importanti di questa società. Rispetto al direttore Sabatini una cosa sento di dirla. Io gli ho sempre fatto i complimenti per come lui ha sempre interpretato il calcio e per come riesce a raccontarsi e a entrare nel cuore delle persone. Dall'altra parte, io non so quanto tempo lavorerò ancora per la Salernitana, e nel momento in cui io la lascerò, di certo, non sarò così presente e influente all'interno dell'ambiente Salernitana. Per carattere e per pensiero, credo sia doveroso, per chi arriverà al posto mio, esercitare meno pressioni sul lavoro del mio successore".

"Sousa non aveva avuto delle esperienze felicissime prima di accettare la nostra sfida. L'allenatore con grande entusiasmo ha accettato la Salernitana e oggi conosce benissimo di chi siamo, chi è Iervolino e cosa significa vivere il nostro ambiente. Lui è consapevole. Ovviamente ci saranno delle scelte di mercato che potranno rendere il livello della squadra più alto o decidere, in una condivisione generale, lasciare un livello di squadra più basso atto a puntare calciatori giovani. La Salernitana non è un club che strozza le ambizioni. Questa è una questione di responsabilità e rispetto".

"Abbiamo corteggiato Dia tutta l'estate. Il giocatore poi si è meritato questo lungo corteggiamento da parte mia e di tutta la Salernitana. Siamo assolutamente convinti di riscattare il giocatore. Lui adesso ha avuto qualche problema fisico ma sarà disponibile per il ritiro del 9 luglio di inizio stagione. La strategia del mercato sarà indirizzato su due principi fondamentali. Dobbiamo rendere il progetto della Salernitana più virtuoso. Le ultime due stagione granata in Serie A, nella stagione 2021/2022 sono stati investiti circa 30 milioni di euro tra costi di cartellino, prestiti e commissioni. Nella seconda stagione, quella che è appena trascorsa, per costi di cartellino, prestiti e commissioni sono stati investiti circa 41 milioni di euro, dai quali vanno detratti i 22 milioni ricavati dalla cessione di Ederson. Il tetto ingaggi si aggira intorno ai 47 milioni di euro, ai quali vanno aggiunti soldi che sono stati utilizzati per fare circa 31 uscite. Questo è stato un lavoro enorme. Qui mi prendo il merito. Sono state 17 cessioni a titolo definitivo, 3 risoluzioni di contratto e 11 prestiti. Quest'anno continueremo a pulire la Salernitana perché è necessario. Durerà altri 12 o 24 mesi. Io come ho promesso al presidente, nell'arco di 24 o 36 mesi, porteremo questa società ad avere un autogestibilità. Questo è quello a cui puntiamo. Noi non acquisteremo i calciatori il 30 giugno per fare plusvalenze per aggiustare il bilancio. Abbiamo una società solida. Gli acquisti di Dia, Pirola e il rinnovamento di Ochoa determinano una solidità della società".

"Il valore del lavoro che è stato fatto, da chi mi ha preceduto, è un lavoro che comunque ha da parte mia un presupposto di positività. Dobbiamo considerare come hanno dovuto lavorare quelle gestioni. Hanno ottenuto due risultati importanti. La promozione e la salvezza. E soprattutto convincere i giocatori che hanno dovuto accettare la sfida in una situazione di classifica disastrosa. Ci sono calciatori che non rientrano assolutamente nel progetto. Alcuni sono stati già eslcusi l'anno scorso e continueranno a esserlo. Mi aspetto che dopo un anno le controparti però siano più collaborative. Ho deciso con la prioprietà che altrimenti saranno prese delle conseguenze ancora più dure. Vero che ci sono dei diritti, ma dall'altra parte ci sono dei doveri. Non saremo teneri con chi ci sbatterà in faccia i propri diritti senza tenere conto dei propri doveri, lasciando da parte le prestazioni calcistiche".

"La Salernitana cercherà di ripulire il più possibile questo gruppo di calciatori, magari non potrà succedere subito, però noi dobbiamo cercare di recuperare risorse lì per non intaccare il valore della rosa e dei calciatori più importanti. Parlo di Ochoa, Dia e Coulibaly e potrei metterne tanti altri. Successivamente se questi stessi calciatori dovessero ricevere offerte da parte di club prestigiosi, ovviamente la società granata, ripeto, non strozza le ambizioni".

"Abbiamo l'dea di riscattare Pirola. Io con l'Inter ho parlato quando abbiamo giocato qui all'Arechi contro di loro. Noi riscatteremo il calciatore perché è forte. Faremo la nostra parte. Non so se loro eserciteranno il controriscatto, ma mi sorprenderebbe. La logica è quella di abbassare i costi. Il presidente è una sicurezza ma il presidente ci ha chiesto che, nell'ambito di un percorso di crescita, i suoi investimenti siano meno influenti rispetto al valore della rosa per mantenere la categoria. Non dobbiamo approfittare dei nostri privilegi. Dobbiamo mantenere l'entusiasmo".

"Vilhena, Piatek, Nicolussi e Troost-Ekong. Prima di tutto un ringraziamento. Tutti questi ragazzi sono stati dentro il progetto fino all'ultimo secondo, cito su tutti Ekong. Ricordate il gol contro l'Udinese, tra l'altro contro una sua ex squadra. Ci teniamo con tutti questi calciatori ha riallacciare un rapporto. Tuttavia, tante cose dipenderanno dal mercato in uscita. Se dovessero rimanere, abbiamo poco da puntellare. Dobbiamo fare 3/4 operazioni e non di più".

"In questi 12 mesi ho constatato una cosa. E' difficile avere nella Salernitana un rapporto proficuo con la maggior parte dei club italiani, fatto salvo dei più importanti. Logicamente c'è competizione. E' difficile avere un rapporto di reciproca collaborazione. Oggi ho capito che il mercato domestico è complicatissimo e dunque bisognerà attingere fuori. Siamo giovani e giochiamo tanto. Abbiamo perfezionato anche una ricerca, dal punto di vista tattico, per capire bene che calciatori ci troviamo di fronte. Questo ci porta ad andare su tutti i mercati, chiaramente ci sono mercati estremamente ricchi e visibili, altri meno. Siamo stati ovunque. L'Europa per esempio la visitiamo abitualmente. Siamo stati in America e in Asia".

"Io continuo a pensare che la Salernitana ha di fronte un'opportunità irrinunciabile. Da questo territorio attinge tutta Italia. Le società attingono da qui e ci troviamo di fronte a un bacino di utenza enorme, dove si fa ancora calcio di strada. La Salernitana ne deve apporfittare. Iervolino dal punto di vista di settore giovanile non ha trovato nulla, ma non è una critica attenzione. Ora è iniziato un percorso di investimenti. Io la prendo come una responsabilità mia però giustificabile. Non ho avuto le forze e il tempo di affiancare il settore giovanile. Attualmente devo occuparmi della prima squadra. A Colantuono è stato dato un compito davvero complicato. Non è facile raggiungere immediatamente un'efficienza soddisfacente. Adesso ci prendiamo del tempo. Prossimamente affronteremo questo discorso con il presidente Iervolino. Si continuerà con Colantuono. Il settore giovanile è una piramide. C'è molto da migliorare e proveremo a farlo, magari inserendo nuove figure".

"Io su Mazzocchi ci tengo a precisare quello che è successo lo scorso anno. Tante volte è stato puntato il dito contro di me, si credeva che io volessi mandare via Mazzocchi. Questa è una di quelle cose alle quali ho fatto buon viso a cattivo gioco. Mazzocchi non è stato mai nella mia testa fuori dalla Salernitana e mai nessuno l'anno scorso ha fatto un'offerta concreta per acquistarlo. Il presidente ha accontentato Mazzocchi, portando il suo stipendio da base fissa a quello che poi ha ottenuto. Si parla di un 70-80% in più di quello che ha aveva prima. Quindi visto dicendo che sono stati fatti dei grandissimi sforzi per far rimanere il capitano della Salernitana in rosa. La situazione oggi è la stessa. Sul mercato è lo stesso. Nessuna offerta concreta. Mazzocchi è un calciatore della Salernitana ed è il capitano della Salernitana e per lui vale lo stesso discorso per gli altri. La società non strozza le ambizioni di nessuno. Tuttavia, quest'anno la società non si farà mettere pressioni da nessuno. Il post su Instagram? Questo lo dovete chiedere a lui". 

"Inizio dal momento più brutto, anzi due. Il primo è sicuramente la sconfitta di Bergamo. La sconfitta di Bergamo è la pagina più brutta della storia della Salernitana in Serie A e non la dovevamo produrre. Quella partita ha introdotto dentro tutti noi il senso di responsabilità e la voglia di rivalsa per toglierci soddisfazioni e riportare in alto la Salernitana. Allo stesso motivo, il momento più bello posso farlo coincidere con la vittoria sull'Atalanta. Lì abbiamo saputo che la nostra squadra sarebbe rimasta in Serie A per un altro anno. Non solo per il modo in cui ci avevano battuto all'andata. Una volta ho sentito un senso di debolezza. Quando la società ha deciso di andare in ritiro in Turchia. Lo dico adesso e non c'è niente di polemico. La Salernitana non doveva andare in Turchia. Nessuno più di me poteva capire che non bisognava andare in Turchia. Io ci ho giocato. Quello è stato un ritiro sbagliato. Non ci ha fatto recuperare nulla ed è costato qualcosa".

"Noi abbiamo in testa qualche ragazzo italiano dell'under 20, ma non solo. Anche di altre nazionali. Non siamo lì fisicamente ma li stiamo seguendo".

"Nel contratto di Nicola, c'era una clausola di risoluzione per la stagione 2023/2024 che aveva una scadenza entro la metà di aprile. Questa opzione è stata esercitata. Nicola non sarà più sotto contratto con la Salernitana dal primo luglio a fronte del pagamento di una penale da parte di una società".

"Bonazzoli è un giocatore da Champions League per caratteristiche fisiche e tecniche. Siccome non sta in Champions League, siccome non è riuscito a ritagliarsi uno spazio da protagonista come invece lui avrebbe potuto e dovuto fare, siamo di fronte a un giocatore al quale qualcosa manca effettivamente. Un giocatore forte, durante tutta la stagione sia Nicola sia Sousa, anche il sottoscritto, abbiamo utilizzato tutti i mezzi necessari per portarlo a performare. Se non ci siamo riusciti tutti, ci prendiamo delle responsabilità, ma consentitemi di considerare che al 51% le responsabilità sono soprattutto sue. Non devi continuamente pensare a quello che la Salernitana può fare per te, ma cerca di pensare quello che puoi fare tu per la Salernitana".

"I momenti difficili con Nicola sono stati all'inizio. Lui aveva la voglia di avere subito a disposizione una rosa più pronta. Per i giocatori che sono arrivati, bisognava avere pazienza per portarli in alto. Quando la squadra, dopo la partita contro il Parma, ha cominciato a prendere forma e diventare una rosa importante, poteva ottenere senza alti e bassi qualche posizione in più in classifica, e dunque l'allenatore ha cominciato a fidarsi di me e di tutta la proprietà. Poi la squadra piano piano si stava perdendo, condividevamo con Nicola che potesse essere un problema generale, e insieme abbiamo cercato di far sì che questa squadra potesse performare. Il momento più critico della stagione è stato quello post Verona associato al post Bergamo. Io mi devo prendere le mie responsabilità, forse non sono riuscito a entrare in maniera empatica con l'allenatore. A Nicola va dato un grandissimo ringraziamento, anche al suo staff".

"Fazio ha un obiettivo di star bene il 9 luglio. Non è stato bene dall'infortunio contro la Juventus, dove è iniziato un calvario dal quale ancora non è uscito. Fazio deve investire la sua estate per stare bene. Lui deve essere in grado di rientrare in organico e di essere a disposizione dell'allenatore. Maggiore ha fatto le prime gare della sua stagione in sostituzione a Bohinen. Successivamente è iniziato un calvario di infortuni. Oggi, nell'ambito di un progetto tecnico, è un giocatore al quale non rinunciamo perché è stato fatto un investimento e perché lui è un professionista esemplare".

"Nessun allenatore è stato contattato prima della sconfitta di Bergamo. Dopo il primo esonero di Nicola, abbiamo contattato più di un profilo. Semplici è uno di questi. E di quei profili che ho contattato devo ringraziare tutti. Il presidente ha vissuto la sofferenza di mandar via un allenatore al quale tutti erano legati. Nicola è poi tornato convinto di poter cambiare la rotta. In quelle 48 ore posso dire che ci è stato un casting che ci è tornato utile successivamente, dopo appena 4 partite".

"Avrete presto le date del ritiro. Stiamo definendo il tutto con la struttura. Ho fatto riferimento al 9 luglio perché è domenica. Al 10 luglio saremo a Rivisondoli. Avevamo programmato tutto il ritiro lì. Il Napoli, già precedentemente, aveva un contratto con il Castel di Sangro e saranno molto vicini, nell'ambito di una riunione per l'ordine pubblico ci è stato fatto presente di non rendere in contemporanea la presenza di tifosi della Salernitana e del Napoli. Mi sento di dire che è stata persa un'opportunità, ma rispetto le istituzioni. A noi comunque non cambia nulla. Siamo stati reattivi di trovare una nuova sistemazione, ovvero quella di Fiuggi. Noi ci teniamo di sviluppare un ritiro vicino ai nostri tifosi".