Il top player della Salernitana. Questo il marchio attribuito ad Alessio Cerci al momento dell'acquisto. Ad agosto, nel caldo afoso che accompagnava l'estate dei salernitani. Mentre la squadra, agli ordini del neo-trainer Gian Piero Ventura, intensificava il ritiro a San Gregorio e si preparava al debutto in campionato. La lunga trattativa, nel frattempo, si chiudeva in favore dei granata. Lo sforzo economico della proprietà superava le pretendenti e si assicurava un big per la categoria. Almeno sulla carta. Il responso del terreno di gioco, però, è stato spietato per l'attaccante. Di rientro in Italia dopo l'esperienza con la divisa turca dell'Ankaragücü. Appena quattro gettoni stagionali per un totale di 54'. Numeri davvero impietosi. A ciò si aggiunge la forma fisica ancora lontano dalla condizione ottimale. Dopo tre mesi in forza alla Bersagliera e con undici partite già disputate. E, quando chiamato in causa, il contributo è stato sconfortante. Tanto da far esplodere la tifoseria. Dubbi, perplessità e continue critiche sui social. Per un elemento da cui ci si aspettava molto. Al contrario, Cerci sembra esser finito in un vortice negativo. Dove la luce splende lontana. E anche il suo mentore, il tecnico ligure, ritiene insufficiente il lavoro finora svolto. Tra piccoli infortuni e una gamba distante da quella dei compagni di squadra. E a Cremona non ci sarà. È la notizia di giornata. Imprevista. Ventura, nel corso della conferenza, ha dichiarato di voler concedere minutaggio nel corso dell'amichevole in programma in settimana. Ma l'esclusione dai convocati ha fatto rumore. Semplice bocciatura - dunque, momentanea - o addio annunciato? Il classe 1987 si ritrova davanti a un bivio. Gennaio è dietro l'angolo. E lo spettro della separazione assume contorni sempre più definiti.