Diceva Amelie Poulain che "l'amore è dare la possibilità a qualcuno di distruggerti ma confidare nel fatto che non lo faccia". Forse avrà pensato ciò quei pochi otto tifosi che ieri, nonostante una complicata situazione societaria, un ultimo posto in classifica derivante da prestazioni sportive tutt'altro che soddisfacenti. Nonostante una persa a tavolino e un meno uno in classifica, hanno comunque seguito la propria squadra a 1600 km di distanza, di martedì, cantando e partita che sostiene una squadra assente alla Dacia Arena, cui futuro si delinea ben diverso che roseo. E proprio questi pochi eroi, che figurano su tutte le copertine sportive come vero spot all'essenza dell'amore incondizionato del tifo, hanno sempre sperato che nessuno dall'altra parte, li potesse distruggere. Mai, nessuno di noi tifosi, Avremo che alcun dirigente o avvocato, dietro una scrivania, potrebbe giocare con i sentimenti e con le passioni di un innamorato del calcio che altro non vuole che dare amore. Ciò che sta succedendo a Salerno è la perfetta fotocopia di come la sete di potere e l'avidità di determinate persone possa rendere ciechi e sordi dinnanzi una semplice volontà popolare che non chiede altro che essere rispettata, essere amata, sentire una presidenza che ami quei colori così tanto quanto noi. E riuscire a cantare in uno stadio vuoto, come ieri sera, sapendo razionalmente che quasi tutti i giocatori in realtà non hanno alcuno attaccamento alla maglia, che magari hanno già in mente altre destinazioni professionali, sentire che quel nostro pezzo di cuore si sta e lo stanno sgretolando poco a poco, non è semplice. Ci vuole coraggio ad amare. Nella mente di quei pochi tifosi aleggia anche lo spettro di un fallimento così, una ripartenza dai dilettanti, un sogno serie A così presto quanta l'attesa dopo 23 anni per raggiungerla. Ora non si tratta più di avere sette oppure otto punti in classifica, essere ultimi o penultimi, giocare bene o male. Una qualsiasi persona che mostra amore chiede solo chiarezza e rispetto, chiede di non soffrire più di agonia causa viscidi giochi di palazzo. Egli chiede paradossalmente che qualcuno gli spezzi anche il cuore dicendo che quel suo amore è stato solo una bellissima illusione; ma egli sa che può entrare nuova linfa in un cuore spezzato. Perché al cuore non si comanda e continuare si sempre a battere per ciò ama. E la salernitana va oltre ogni presidente, giocatore e categoria. E qualsiasi cosa accadrà dopo il 31 Dicembre, in cuor nostro sappiamo che non finirà nulla. Anzi, tutto comincia. Inizierà con lo sventolare il vessillo granata anche nei campi di periferia dei dilettanti, ma sentendo nel cuore che chiunque possa sedere alla nuova presidenza possa tenere ai colori granata così quanto noi. Perché non conta la destinazione ma il viaggio da fare insieme. E sperando che possa iniziare un nuovo viaggio fatto di amore e rispetto reciproco. Soltanto così spalti vincere le partite sin dagli cori eografie che hanno già fatto il giro d'Europa. Che non ci sarà mai una sconfitta in campo da farci allontanare dalla nostra Salernitana. ma sentendo nel cuore che chiunque possa sedere alla nuova presidenza possa tenere ai colori granata così quanto noi. Perché non conta la destinazione ma il viaggio da fare insieme. E sperando che possa iniziare un nuovo viaggio fatto di amore e rispetto reciproco. Soltanto così spalti vincere le partite sin dagli cori eografie che hanno già fatto il giro d'Europa. Che non ci sarà mai una sconfitta in campo da farci allontanare dalla nostra Salernitana. ma sentendo nel cuore che chiunque possa sedere alla nuova presidenza possa tenere ai colori granata così quanto noi. Perché non conta la destinazione ma il viaggio da fare insieme. E sperando che possa iniziare un nuovo viaggio fatto di amore e rispetto reciproco. Soltanto così spalti vincere le partite sin dagli cori eografie che hanno già fatto il giro d'Europa. Che non ci sarà mai una sconfitta in campo da farci allontanare dalla nostra Salernitana.

Antonio Scafuri