Vigilia di Salernitana-Virtus Entella, match valido per l'undicesima giornata del campionato di Serie B. I granata di Gian Piero Ventura devono riscattare la deludente prestazione di Pisa per rilanciarsi in classifica e ritrovare i tre punti all'Arechi. Un bottino pieno che manca dalla prima gara del torneo, dal 24 agosto con il successo sul Pescara. Il tecnico, intervenuto in conferenza stampa, ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito alla sfida di domani. Su Jaroszynski e gli infortunati: "Non stanno benissimo, né lui e né Lopez. Sono tutti convocati, vediamo domani mattina come stanno. La formazione resta identica? Sì, vorrei essere più dettagliato ma non è possibile". Sul modulo: "Questo dipende da chi gioca, vediamo cosa fare. A differenza delle altre volte era tutto più chiaro. Dobbiamo tenere conto della condizione dei giocatori. Sulla variazione tattica? Vediamo, ripeto. Devo fare un elenco delle problematiche e questo mi ha un po' frenato. Un conto su quello che voglio fare e un conto su cosa potere fare. Le esperienze passate devono essere d'insegnamento. Devo valutare i calciatori e poi decidiamo". Sull'Entella: "L'Entella sta giocando bene, ha fatto risultati perché meritati e per il gioco. È una partita che sulla carta non è semplicissima, loro sono in un momento positivo e in fiducia. Incontriamo l'Entella in una situazione dove bisogna dare risposte sul piano del carattere. La prestazione di Pisa è stata una sorpresa negativa. Ci si aspetta, dunque, una risposta". Sulla preoccupazione: "Sono trafelato. Otto minuti fa ero al campo. Devo aprire una piccola parentesi. Dopo la partita c'è sempre il commento post, prima della partita c'è sempre un commento di carica (vincere o morire). Il nostro è un discorso che va costruito perché è evidente che se l'anno scorso c'è stata una debacle vuol dire che al livello di mentalità c'è stato un calo. Bisogna impostare fondamenta solide per il futuro. Sono sorpreso del primo tempo di Pisa, sono curioso delle risposte che ci saranno e prenderemo coscienza del lavoro. Preoccupato è una parola grossa". Su Dziczek e i rientranti, Akpa e Lombardi: "Non vedo l'ora che giochi Dziczek. Perché poi manca solo Pinto, se non c'è Jaroszynski gioca lui. Poi non ci saranno più queste domande. A breve ci toglieremo tutti gli interrogativi. Sul turnover a centrocampo? Farò tutto quello che sarà necessario. Ci sono giocatori che hanno giocato dieci partite, nessuno era abituato a giocare tanto. Sfrutteremo le persone fresche". Sul ritrovo con l'Entella: "Nessun effetto, tutte volte che mi hanno fatto questa domanda abbiamo perso. Non voglio parlare per scaramanzia". Sulla mancanza dei gol su azione e gli allenamenti lontani dall'Arechi: "Sarebbe un alibi troppo comodo. Stanno lavorando e abbiamo margini di miglioramento mostruosi. C'è da migliorare sulle conoscenze, sulle qualità e sui concetti. C'è molto lavoro da fare. Se mantengono la stessa disponibilità mentale, prima o poi ne verremo fuori". Sull'aspetto caratteriale dei giocatori e su Cerci: "Abbiamo lavorato poco vista la trasferta in pochi giorno. L'aspetto caratteriale non è legato al lavoro. Cerci sta lavorando, sta vivendo adesso la squadra, non è un comprimario". Se si aspetta risposte da qualcuno: "Assolutamente sì. Mi aspetto risposte. Avessi avuto tutti a disposizione, avrei potuto anche avere maggiore scelta". Su Gondo, Giannetti e Firenze: "Gondo è disponibile. Giannetti, Firenze e Cicerelli dovrebbero rientrare martedì in gruppo. E dopo la sosta anche Billong". Su Dziczek e Di Tacchio e la coesistenza: "È ipotizzabile una coesistenza, la carta dice questo. Poi dipende dal campo. Sulle parole di Gravina e l'esonero anticipato? Sarebbe stato fantastico".