Trasferte vietate per i tifosi granata, il TAR si pronuncerà prima dell’inizio del campionato: fissata al 20 agosto l’udienza decisiva
Attesa per la sospensiva: la battaglia legale del Centro Coordinamento Club Salernitana e del gruppo “Mai Sola”

Una data da cerchiare in rosso sul calendario dei tifosi della Salernitana: mercoledì 20 agosto. Sarà in quella giornata, infatti, che il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio si pronuncerà sulla richiesta di sospensiva del contestato provvedimento emanato dal Ministero dell’Interno, che ha vietato per quattro mesi, a partire dal 1° agosto fino al 31 dicembre 2025, la partecipazione alle trasferte per tutti i sostenitori granata residenti in Campania.
Una misura definita da molti come eccessiva, scattata dopo gli episodi avvenuti al termine della sfida interna contro la Sampdoria dello scorso campionato. Da quel momento, la comunità granata si è stretta in una battaglia legale volta a ristabilire un principio fondamentale: non si può punire un’intera tifoseria per le azioni di una minoranza isolata.
A farsi promotori dell’iniziativa è stato in primis il Centro Coordinamento Salernitana Club, guidato dal presidente Riccardo Santoro, in sinergia con il gruppo organizzato “Mai Sola”, rappresentato da Antonio Carmando. Al loro fianco un pool di legali salernitani, profondi conoscitori della materia e soprattutto tifosi essi stessi della Salernitana, che hanno seguito passo dopo passo ogni fase del ricorso.
La buona notizia per i sostenitori granata è arrivata nelle ultime ore: il TAR ha accolto la richiesta di trattazione urgente, fissando l’udienza collegiale al 20 agosto e garantendo che ci sarà una pronuncia sulla misura cautelare entro l’inizio del campionato di Serie C, previsto per lunedì 25 agosto con la sfida casalinga all’Arechi contro il Siracusa.
L’obiettivo del ricorso è chiaro: ottenere la sospensione dell’efficacia del decreto ministeriale, definito dai legali come “sproporzionato, generico e lesivo dei diritti costituzionalmente garantiti”. La speranza è che il TAR riconosca la volontà dei tifosi salernitani di dissociarsi da ogni forma di violenza, ribadendo che la stragrande maggioranza di loro si è sempre distinta per passione e correttezza.
In attesa della sentenza, l’intera piazza granata resta con il fiato sospeso. Il 20 agosto non sarà solo una data da tribunale, ma un crocevia decisivo per la libertà di movimento, per l’identità di una tifoseria e per il diritto di sostenere la propria squadra anche lontano da casa.