Piantedosi
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Potrebbe arrivare già nei prossimi giorni la svolta che i tifosi della Salernitana aspettano dall’estate. Al Ministero dell’Interno è in dirittura d’arrivo il “dossier Salernitana”, l’istruttoria che raccoglie le relazioni più recenti delle autorità di pubblica sicurezza. Il quadro emerso — descritto come di comportamenti corretti nelle ultime settimane, allo stadio Arechi e durante il derby con la Cavese — spinge verso la revoca del divieto di trasferta imposto lo scorso luglio e valido, sulla carta, fino al 2 dicembre.

La decisione finale spetta al ministro Matteo Piantedosi, che dopo un ultimo confronto con il Dipartimento della Pubblica Sicurezza potrebbe firmare il decreto già entro la metà del mese. È una prospettiva che riaccende la speranza del tifo granata, rimasto escluso dalle gare fuori casa per l’intera prima parte di stagione.

Il provvedimento restrittivo, com’è noto, era stato adottato dopo i disordini del 22 giugno al termine della gara di ritorno dei playout di Serie B contro la Sampdoria: un epilogo convulso, con l’arbitro Doveri costretto a interrompere il match per motivi di ordine pubblico. Quella sera segnò anche la retrocessione in Serie C della Salernitana e l’avvio di una misura punitiva che ha inciso profondamente sulla partecipazione della tifoseria organizzata.

Il Centro di Coordinamento Salernitana Club ha tentato la via giudiziaria, ricorrendo prima al TAR del Lazio e poi al Consiglio di Stato: in entrambi i casi, i giudici hanno confermato la legittimità del provvedimento ministeriale. Nelle scorse settimane, tuttavia, il clima attorno al tifo granata è cambiato: dalle relazioni aggiornate emerge un contesto definito “non negativo”, con un livello di collaborazione e disciplina che ha ridotto le preoccupazioni degli apparati di sicurezza. Un segnale colto anche in occasione del recente derby con la Cavese — incontro molto sentito in città, con prevendita gestita in maniera diretta e flussi monitorati con attenzione — e durante le ultime partite interne all’Arechi.

Se la revoca sarà confermata, i sostenitori della Salernitana potranno tornare a seguire la squadra in trasferta, restituendo a partite e settori ospiti la dimensione di partecipazione che manca da mesi. Non si tratterà soltanto di una questione simbolica: la presenza organizzata dei tifosi può incidere sull’atmosfera degli stadi, sulla spinta emotiva al gruppo e, più in generale, sulla ricostruzione del rapporto tra piazza e istituzioni dopo una fase tesa e dolorosa.

La palla, ora, è al Viminale. In caso di firma, saranno decisivi il rispetto puntuale delle prescrizioni e la continuità nei comportamenti: è su questo terreno che si misurerà il nuovo patto di responsabilità tra tifoseria, club e autorità di pubblica sicurezza. I granata aspettano, con la consapevolezza che il primo passo verso la normalità passa da qui.