Un cielo grigio, cupo e nuvoloso accompagna il giorno dopo di Salerno. Ma in ogni tifoso della Bersagliera divampa il calore di una vittoria sofferta nella lunga notte dell'Arechi. Un match apparentemente infinito quello contro il Trapani. Novanta minuti che sembravano non trascorrere e una quasi angoscia aleggiava sui gradoni di via Allende. Poi, il triplice fischio e il pubblico che tira un sospiro di sollievo. La Salernitana, per la prima volta dal ritorno in Serie B, non fallisce la fatidica partita della svolta. E il sogno è tutto racchiuso in quella classifica che recita quarto posto, alle spalle delle più quotate e a una sola lunghezza dalla promozione diretta. Senza fare voli pindarici, il Cavalluccio è pronto a eguagliare il numero di punti messi in cantiere lo scorso anno e accantonare la pratica salvezza. La permanenza in serie cadetta rappresentava, agli albori della stagione, il traguardo da tagliare quanto prima. Eppure, la forza di volontà del gruppo spinge oltre. Le qualità morali della brigata di Ventura stanno lasciando a bocca aperta addetti ai lavori e tifosi. Il cinismo e lo spirito di sacrificio sono risultati ingredienti fondamentali per regolare la pratica siciliana e muovere ancora la graduatoria. Poco importa del bel gioco. Quello è una conseguenza. E, come rivelato dal tecnico ligure, diventa prezioso far punti ora. In quel trittico di partite che determineranno la futura zona playoff. Menzionando uno slogan dell'immenso Michael Jordan: "Con il talento si vincono le partite, ma è con il lavoro di squadra e l'intelligenza che si vincono i campionati". Un motto valido per il basket come per il calcio. E mai frase fu più giusta per descrivere il mix granata. Dove non arrivano i piedi dei fantasisti, infatti, ci pensa il cuore del gruppo. Per uno spogliatoio sempre più unito e pronto a regalare gradite soddisfazioni ai propri sostenitori. Il successo col Trapani è il sinonimo dello straordinario stato di forma. Fisico e mentale. Salernitana, vola in alto: te lo meriti!