A due giorni da Salernitana-Crotone, tastiamo il polso all'ambiente pitagorico interpellando il collega di Calabria7.it Antonio Battaglia. Ciao Antonio. Allora, che Crotone vedremo domenica sera all'Arechi? Ciao. Beh, vedremo un Crotone col sangue agli occhi, che dovrà necessariamente riscattare la brutta prestazione di Pordenone. Attenzione, non solo la sconfitta: preoccupa, infatti, la terribile involuzione di gioco. Lentezza di manovra e poco cinismo, inspiegabile se si pensa al calcio champagne offerto fino a qualche settimana fa. Servirà il salto di qualità e i presupposti ci sono tutti: la squadra ha una chiara identità, forse sfumata dai numerosi infortuni. Bisogna tornare a fare punti pesanti. Come ti spieghi l'alternanza di rendimento tra lo Scida e le partite in trasferta? Il mal di trasferta del Crotone esiste ed è quasi incurabile, pericoloso per una squadra che ambisce alle prime posizioni. Servirebbe, a mio parere, recuperare quel briciolo di consapevolezza in più che animava i ragazzi nelle prime uscite di campionato. La spensieratezza è il tramite principale per incamerare punti: in questo momento, complice anche l'infermeria piena, il Crotone non abusa di questo ingrediente. In casa, perlomeno, a tutto ciò sopperisce il supporto travolgente dello “Scida”. Maxi Lopez, per quanto ammirato finora, può essere considerato un flop? I numeri sono eloquenti: cinque presenze, zero gol e assist. Dunque, scampoli di partita ininfluenti nell'economia della squadra. Pesa, di certo, la scarsa condizione fisica del ragazzo, ormai fermo da più di un mese. Credo, tuttavia, che la sua elevata caratura tecnica potrà essere utile agli Squali nella seconda parte di campionato. Simy, invece, può essere considerato definitivamente un giocatore esploso? Beh, è la sua quarta stagione in terra pitagorica: di certo, un giocatore di tale valore è solo destinato a crescere. La dimostrazione sta tutta in questo inizio di campionato: 16 partite, 9 gol. Fisicità e potenza aerea essenziali per i successi pitagorici. Ultimamente, però, lo sterile possesso palla, e conseguentemente la scarsa vena offensiva, non gli garantiscono grandi possibilità di mettersi in mostra. Che Salernitana si aspettano a Crotone? I campani stanno attraversando un momento delicato: troppe le sconfitte nell'ultimo periodo, troppi i gol subiti. A risentirne, chiaramente, è anche la profilicità del reparto avanzato. Non si può negare che quella di Ventura sia una squadra in grande difficoltà: una sterzata prima della lunga sosta natalizia è essenziale per non scivolare nei bassifondi della classifica. Domenica, dunque, il Crotone dovrà fare i conti con una squadra che non regalerà nulla. Ma proprio nulla. Giocare in un clima di contestazione e in un Arechi semivuoto potrebbe favorire la squadra calabrese? Come dicevo prima, la spensieratezza è il primo presupposto per fare bene. Di certo, le contestazioni in atto a Salerno non aiuteranno i granata, anche se paradossalmente potrebbero spingerli a invertire subito il trend negativo. D'altronde, sbagliare è umano, ma perseverare è diabolico. In chiusura, un giocatore potenzialmente decisivo da ambo le parti. I padroni di casa potranno contare su un Kiyine in forma smagliante, mentre sponda Crotone mi sento di segnalare Messias: grande velocità, un rischio per le retroguardie avversarie.