16 gol subiti in 14 giornate, poco più di una rete a partita, e quinta miglior difesa del campionato. I numeri promuovono la retroguardia della Salernitana, ampiamente collocata in zona play off. Anche meglio rispetto alla scorsa stagione dove erano state 17 le reti subite sotto la gestione Colantuono.  Senonché, il rovescio della medaglia è dato dai pochi “clean sheet” messi in referto. Difatti, solo in due circostanze, a Cosenza ed a Trapani, la Salernitana è riuscita a tenere la propria porta inviolata. Viceversa, male il reparto avanzato con appena 14 reti segnate di cui 4 su rigore ed un’autorete. Tra l’altro, pochi i gol provenienti dagli attaccanti dove solo Jallow si è contraddistinto, seppur a prestazioni alterne, con quattro reti. Stesso bottino anche per Kiyine che, però, non è ancora andato in rete su azioni. Numeri negativi che collocano l’attacco della Salernitana tra i meno prolifici del torneo cadetto. E con gli stop di Cerci, e forse pure di Jallow, il match di sabato contro il Cittadella potrebbe presentarsi più difficile di quanto non lo sia già attualmente. Compagine veneta che si presenta in gran forma, nonostante non abbia più nel suo organico un attaccante come Moncini ma ugualmente pericolosa, non fosse altro che la Salernitana lì non ha mai vinto.