"Funerali di Gerardo Salvucci: L’indecorosa assenza dei calciatori della Salernitana

Oggi, a Sapri, si sono tenuti i funerali di Gerardo Salvucci, storico magazziniere della Salernitana. Dal 2011, quando la squadra si chiamava ancora Salerno Calcio sotto la gestione di Lotito e Mezzaroma, Salvucci ha dedicato oltre dieci anni della sua vita alla squadra granata, lavorando con dedizione per garantire il funzionamento di ogni dettaglio.

La comunità locale, insieme a numerosi tifosi e amici, si è riunita per rendere omaggio a un uomo che ha dato tanto alla squadra. Tuttavia, in un contesto di profonda commozione, è risultata evidente e vergognosa l'assenza dei calciatori della Salernitana. Nessuno di loro ha trovato il tempo o la voglia di partecipare alle esequie di un collaboratore che, fino a poco tempo fa, si occupava persino di lavare i loro scarpini. Questa mancanza di rispetto non può essere giustificata e ha sollevato un'ondata di indignazione tra tutti coloro che conoscevano e apprezzavano Salvucci.

I giocatori della Salernitana, infatti, hanno preferito godersi le loro lussuose vacanze piuttosto che rendere omaggio alla memoria di un lavoratore indefesso come Gerardo. La loro assenza rappresenta non solo una mancanza di umanità, ma anche un totale disprezzo per chi ha contribuito in modo significativo al loro quotidiano. Questo comportamento dimostra l'arroganza e l'insensibilità di chi pensa solo al denaro e al proprio benessere personale, dimenticando i valori di rispetto e gratitudine.

Mentre i calciatori viziati si godevano i loro privilegi, l'unico a dimostrare vera umanità e a essere presente al funerale è stato l'ex calciatore Pasquale Mazzocchi, attualmente in forza al Napoli. A lui vanno tutti gli applausi, poiché ha dimostrato di tenere veramente alla memoria di Gerardo Salvucci, onorandone la figura con la sua presenza. Mazzocchi ha mostrato cosa significa essere un vero uomo, a differenza di coloro che hanno voltato le spalle a un collaboratore così prezioso.

La comunità di Sapri e i tifosi della Salernitana si aspettavano un segno tangibile di vicinanza e riconoscimento da parte dei calciatori. La loro assenza ha amplificato il senso di distacco e insensibilità da parte di chi avrebbe dovuto essere in prima linea per offrire supporto e un ultimo saluto a chi ha lavorato con dedizione e passione per il club.

È essenziale che episodi del genere non si ripetano mai più e che in futuro i calciatori della Salernitana sappiano dimostrare maggiore attenzione e rispetto verso coloro che lavorano dietro le quinte per il bene della squadra. La vera grandezza non si misura solo sul campo, ma anche nella capacità di riconoscere e onorare chi contribuisce silenziosamente al successo collettivo.