Corsa contro il tempo per la Salernitana.

Claudio Lotito a quattro giorni dalla scadenza del termine ultimo concesso per l'iscrizione, è alla ricerca della soluzione per addivenire ad un incontro con la FIGC.

Rispetto ai "paletti" apposti da Gravina, il presidente della Lazio, padre del comproprietario della Salernitana, sta provando a sostenere l'affido della Salernitana nel mandato a vendere di durata di sei mesi, ad una persona giuridica.

Bocciata dalla Figc la possibilità di conferire l'incarico di vendita ad una persona fisica, Lotito è alle prese alla soluzione di uno dei tanti limiti apposti dalla federazione al fine di accompagnare il trasferimento della Salernitana, tra sei mesi ed a un prezzo prefissato.

Lavora al mandato a vendere e non solo: c'è chi giura che Lotito avrebbe anche alcune offerte non superiori ai 45 milioni di euro (cifra di poco superiore a quella fissata per il mandato a vendere) per poter concludere prima del 25 la vendita diretta.

Anche in tal caso l'ostacolo sarebbe rappresentato dal tentativo estremo di Lotito di far restare il proprio cognato, Marco Mezzaroma, in società, partecipando agli utili ed alle perdite senza alcun potere decisionale in CDA (tale opzione fin da subito è stata delegittimata dalla FIGC)

Da verificare il decorso dell'ennesima giornata campale in Figc, seppur l'ultima parola rispetto alle direttive della federazione, spetti comunque a Lotito che mantiene sospesa la Salernitana, restando tra due opzioni possibili che, in un senso o nell'altro, si dovranno realizzare l'una a scapito dell'altra.

Il tempo scorre inesorabile, ma tale circostanza non sembra in alcun modo costituire un limite alla ragione ed alla calma che Lotito continua ad ostentare a pochi giorni dal "dentro o fuori".