Il fenomeno Covid-19, ormai dilagante nello scenario italiano, ha messo in ginocchio qualsiasi attività sportiva. Dal calcio a 11 a quello a 5, non tralasciando gli altri settori. Una vera e propria battuta d'arresto per le società che, in attesa di conoscere la decisione definitiva, stanno programmando il futuro. Sulla questione è intervenuto anche il presidente della Salernitana Femminile, Domenico Pizzicara. In un'intervista rilasciata a Calcio a 5 Anteprima, il numero uno granata ha dichiarato: "Il campionato è game-over. Sarà per noi il cinquantesimo anno di attività e continuiamo a portare avanti quella che è la nostra filosofia”. Su come la squadra vive il momento: "È un momento storico mai vissuto prima; dovremmo ritornare al dopoguerra per ritrovare analogie, in un periodo che abbiamo soltanto sentito raccontare dai nostri nonni. Per tutti è tutto nuovo e sta stravolgendo le abitudini. A mio avviso però bisogna affrontarlo con consapevolezza ed attenzione e nel rispetto delle regole. Per usare una similitudine, si tratta della partita più difficile che abbiamo mai dovuto affrontare, ma questa volta il vantaggio è che ci troviamo tutti dalla stessa parte ed insieme, con pazienza e, ripeto, rispetto delle regole, ne possiamo uscire vincitori”. Stagione terminata? "Assolutamente sì. Il 4 marzo abbiamo fatto l’ultimo allenamento e in quell’occasione, senza allarmismo ma con il massimo del realismo, ho incontrato le ragazze e in tempi non sospetti avevo già detto loro, visto l’andamento dell’epidemia in Cina, che la stagione difficilmente sarebbe ripresa. Soluzioni per la classifica finale? Penso che ognuno debba fare il proprio ruolo. Chi è deputato a decidere in tal senso dovrà farlo e dovrà farlo in una realtà nuova per chiunque, senza alcun precedente storico. Si dovranno fare delle valutazioni giuste, super-partes, ed io sono tranquillo e sereno. Penso inoltre che l’anno prossimo ci sarà uno scenario totalmente diverso”. Sul futuro: "Premesso che le sponsorizzazioni saranno più difficili, le società devono iniziare a pensare all’anno prossimo piuttosto che a come terminare quest’anno. Un periodo di sosta forzata che può consentire di programmare e di riflettere. Per molti sarà l’anno zero, per noi sarà invece l’anno uno. Ad aprile scorso abbiamo rifondato tutto, ripartendo con tre atlete da luglio e puntando tutto su una accurata programmazione sul lungo periodo che a conti fatti, oggi, ci sta dando ragione”.