Morte Maradona; Santoro CCSC, "un'emblema" - Vignes, "Dio sceso in terra" - Verderame, "I bambini vorrebbero essere come lui"
E' ancora molto forte la commozione per la scomparsa del "pibe de oro" Diego Armando Maradona, spentosi a 60 anni nella sua casa in Argentina. Tante le reazioni in tutti il mondo e soprattutto a Napoli su città di adozione, ma anche a Salerno, tra i tanti riportiamo le parole di alcuni rappresentanti;
Riccardo Santoro pres. del CCSC così si esprime:
Questo 2020 così nefasto e terribile, sarà ricordato anche per la scomparsa di una leggenda del calcio senza eguali, Diego Armando Maradona, un uomo tanto problematico nella vita quotidiana quanto straordinario e irraggiungibile in campo. Ci associamo al cordoglio di tutto il mondo sportivo e non e al dolore della sua famiglia. Il mondo ha perso un campione, un'emblema del calcio, ma le sue gesta e i suoi gol rimarranno impressi nella storia e nella memoria di tutti per sempre.
Vanni Vignes lo ricorda così;
Non dimenticherò mai la prima volta che l' ho visto dal vivo. L' emozione cresceva forte dal lunedi mattina quando mio padre, grande tifoso della Salernitana come me del resto, mi disse: domenica andiamo a vedere Maradona. A Napoli era di scena il Pescara e mio zio, Enrico Alberti, tra l'altro ex Salernitana prima come calciatore ai tempi di Tom Rosati e poi da dirigente al tempo di Di Bartolomei, era in quegli anni il direttore sportivo del Pescara. Grazie a lui riuscimmo ad entrare al San Paolo cosa che all'epoca era una vera impresa e nonostante una giornata di pioggia incessante fu un'esperienza meravigliosa. Ricordo come fosse ieri i brividi quando l'ho visto entrare in campo, per me è stata un emozione grandissima. Io amante del pallone ero come tutti i bambini un sognatore e Diego,a vederlo sul rettangolo verde, rappresentava in carne ed ossa tutti i sogni che noi facevamo in continuazione. Quello che le nostre menti immaginavano io l'ho visto realizzato in un campo di calcio. La Salernitana è sempre stata la mia vita ma lo confesso, Maradona divenne quel giorno parte di me. Da 30 anni ormai riguardo spesso i video che lo riguardano, i suoi gol, le sue magie, il balletto nel riscaldamento prima della semifinale di Coppa Uefa ed ogni volte, sempre, mi viene la pelle d'oca. Insomma, vederlo quel giorno mi ha segnato per tutta la vita, mi ha fatto innamorare ancora di più e forse irrimediabilmente, dello sporto più bello del mondo di cui, Diego Armando Maradona era il Dio sceso in terra. Ci mancherai D10s.
Mentre Christian Verderame della Longobarda dice;
Diego Armando Maradona è uno di quei pochi calciatori che ancorché prima di appartenere all'Argentina ed al Napoli appartiene al calcio. Ha rappresentato molto più che un genio, ha rappresentato la riscossa di popoli, il carisma e l'umiltà allo stesso tempo, l'attacco ai poteri forti del calcio. Insomma mai nessuno potrà avvicinarsi a ciò che è stato nel campo ed anche fuori per i suoi tanti aspetti positivi taciuti il più delle volte perché gli scandali hanno fatto sempre più notizia. Tutti i bambini vorrebbero essere da sempre Maradona, ma nella realtà credo che non sia stato una passeggiata vivere la sua vita.CIAO DIEGO❤
Dinanzi alla massima grandezza calcistica mondiale, non esistono tifoserie, colori o bandiere diverse perché si può rimanere solo ammirati e uniti per celebrare, omaggiare e salutare il più Forte di Sempre il Top in assoluto del calcio.