Le dichiarazioni di mister Raffaele al termine della gara contro il Monopoli vinta per 1-0

“Alla vigilia sapevamo di andare su un campo poco adatto al nostro palleggio. Abbiamo alzato l’intensità, letto bene la gara e tenuto la porta inviolata contro un avversario con qualità davanti. Il rammarico è non averla chiusa prima: le occasioni ci sono state e andavano sfruttate meglio.”

“Nel finale ho tolto un po’ di peso offensivo per rinforzare le linee e coprire meglio il campo, restando comunque pronti a ripartire. Sul contatto Achik–Oyewale, dalla panchina mi è parso evidente: non ho ancora rivisto l’episodio, decide l’arbitro.”

“Partite come questa si vincono anche sull’agonismo. Chi ha ambizioni deve saper combattere ovunque e, quando serve, anche soffrire senza badare all’estetica. Non mi piace subire ripartenze nel finale: lì bisognava gestire meglio il possesso, spezzare il ritmo e restare più lucidi.”

“Una squadra deve saper fare tutto. I dati dicono che dobbiamo crescere nella finalizzazione. Oggi ho valutato anche di alzare Achik da quinto per sfruttarne la gamba. Con le due punte abbiamo fatto bene per 55 minuti, poi ho riequilibrato il centrocampo dove stavamo soffrendo.”

“Il gruppo è sano, c’è qualità e spirito. È presto per parlare di primo posto: pensiamo a fare il massimo ogni settimana, con equilibrio e determinazione.”

“Ci eravamo preparati sia a costruire sia a gestire, e l’abbiamo fatto. Nel primo tempo abbiamo spinto con buona intensità e potevamo chiuderla; anche nella ripresa abbiamo avuto chance per metterla al sicuro. Quando riempi bene l’area, il gol arriva: nel primo tempo è capitato quattro o cinque volte.”

“Se vogliamo giocare in un certo modo, qualcuno deve sacrificarsi per il bene comune. Oggi l’ha fatto Ferraris, con grande disponibilità: è lo spirito giusto.”

“Dietro abbiamo lavorato bene: squadra solida e compatta. Dobbiamo però migliorare alcune situazioni difensive che ancora ci creano difficoltà. Spero che per Frascatore non sia nulla di serio.”

“Vedo impegno, spirito e grinta: finché l’atteggiamento è questo, sono sereno. Alla lunga, lo spirito di squadra fa la differenza. Pensiamo al bene comune e proviamo ad alzare il livello in vista dello sprint finale.”

“Le avversarie non mi distraggono: pensiamo a noi e le analizzeremo una alla volta. Ferrari veniva da un infortunio pesante e con il lavoro è rientrato; Golemic è in ottima forma. Ho uomini che possono fare bene. Ci sono piazze attrezzate per categorie superiori, ma noi dobbiamo solo dare il massimo ogni giorno.”

Considerazioni finali 
Sotto la guida di Giuseppe Raffaele, la Salernitana vince da grande: letture lucide, squadra corta e porta inviolata.
La Salernitana sa vincere anche quando il palleggio non scorre: gruppo maturo, sacrificio e identità chiara.
Serve solo più cattiveria sotto porta: con questo spirito, Catania è un trampolino, non un ostacolo.
Primato difeso con autorevolezza: testa bassa e lavoro quotidiano.