Alla vigilia del match contro la Lazio, Paulo Sousa, il nuovo allenatore della Salernitana, si è presentato in conferenza stampa. Ecco i temi trattati. Presente anche Morgan De Sanctis.

Apre la conferenza De Sanctis: "Dobbiamo raggiungere al più presto la salvezza. Per questo ci siamo affidati a Paulo Sousa, un profilo di esperienza e di tutto rispetto. La società è convinta che il nostro allenatore possa darci un grandissimo contributo per raggiungere i nostri obiettivi”.

Paulo Sousa si presenta: “Sono felice di aver sposato questo progetto e di allenare la Salernitana. Voglio aiutare la squadra e la società a raggiungere i suoi obiettivi. Amo avere una squadra corta e con idee vincenti, una squadra che sia pronta a livello mentale. Tutto passa per la testa. Dobbiamo lavorarci. Abbiamo subito un primo ostacolo, difficile e complicato, come la Lazio. Dobbiamo pensare alle varie fasi di gioco, dobbiamo essere più veloci con la palla e gestire al meglio il possesso per cercare di arrivare a impensierire i nostri avversari. Voglio una squadra capace di sfruttare lo spazio, mi auguro che questo sia evidente già a partire dalla gara di domani”.

Sui portieri: "Dipende da come si preparano durante la settimana. Ho parlato con entrambi i portieri. Ochoa ha una grande carriera alle spalle, non dobbiamo presentarlo noi, posso dire che si è messo a disposizione del gruppo. Dunque deciderò di volta in volta chi schierare titolare, loro ne sono consapevoli”.

"Dobbiamo preparare diverse componenti. Io sono già stato in Italia, conosco i miei colleghi è il campionato. Il giocatore ha componente tattica, fisica, tecnica e mentale. Noi vogliamo preparare un mix. Quando parlo di intensità la prima cosa è mentale. Dobbiamo essere pronti”.

"La nostra metodologia è specifica. Questa settimana abbiamo cercato di essere equilibrati sulle richieste ai giocatori. Ho detto ai calciatori delle cose. Bisogna raggiungere la salvezza. Dobbiamo unirci e stare tutti uniti. Abbiamo tanti infortunati e dunque tutti devono essere pronti a sacrificarsi, anche per commettere errori. Questo è un momento delicato. Io ci credo. I ragazzi mi hanno dimostrato di essere ancora postivi, loro hanno lavorato bene e sicuramente porteranno una grande intensità all’interno del campo”.

"I miei colleghi italiani sono molto bravi. In Italia mi sento ancora a casa. Io ho stima di Sarri. Ho pensato più alle dinamiche della nostra squadra.Dobbiamo avere voglia, i tifosi devono sentirsi rappresentati in campo”.