Nuova puntata del nostro format "Chiacchiere Granata". Oggi, in diretta sulla pagina Facebook di SalernoGranata.it, è intervenuto Salvatore Gagliano, dirigente FIGC. Tante le tematiche trattate e discusse ma fondamentale l'opinione sulla ripartenza: "I format dei campionati vengono stabiliti mai nell'immediato e sempre a distanza di una stagione sportiva. A meno che non ci siano provvedimenti eccezionali. La concentrazione massima da parte dei dirigenti sportivi e del Governo è soprattutto sul campionato attuale che porta ancora delle zone d'ombra e non è scontato che tutto finisca bene. Abbiamo visto quello che è successo in Premier League di altri due calciatori contagiati. Il riprendere è un problema serio e arrivare al termine bisogna fare calcoli e augurarsi che i medici siano d'accordo su questo protocollo perché giovedì ci sarà l'ultimo incontro tra la Federcalcio e il Governo. Quest'ultimi dovrebbero dare il placet all'inizio dei campionati di Serie A e Serie B. C'è molta perplessità da parte dei dirigenti anche se non emergono quotidianamente ma la A - per una questione economica - abbia bisogno di uscire all'esterno in maniera compatta e unanime, ancora non corrisposta dai fatti perché a livello interno ci sono ancora discussioni e tanti presidenti che non vogliono ricominciare. Una lezione forte, una dimostrazione di come ci si comporta l'ha dato l'Assemblea della Lega Pro. Riunitasi il giorno 22, ha stabilito che le promozioni sono tre e per quanto riguarda la quarta si tratterà di merito sportivo. Le retrocessioni saranno annullate e il campionato non riprenderà. Questo è quanto riferiranno al Consiglio Federale. Questo dimostra due cose: in primis la maturità di tanti dirigenti che hanno capito il motivo del momento particolare e rinunciano a qualsiasi tipo di opposizione pur accettando questa decisione; la seconda è la più importante: ciò dimostra il momento difficile che sta attraversando il calcio perché il momento economico del calcio è delicato e tanti dirigenti avevano il timore che riprendendo avrebbero dovuto far fronte a quelli che erano gli impegni economici nei confronti dei calciatori. E la difficoltà è elevata, l'Italia sta attraversando un periodo difficile. E nel calcio ci sono imprenditori che rappresentano delle aziende che versano in grande difficoltà, dunque sono impegnati a concentrarsi sui problemi delle proprie aziende anziché per il calcio. A livello di Serie A e B scattano altri meccanismi ben diversi dalla Lega Pro. Ci sono comunque tantissimi problemi, diventano fondamentali i 218 milioni che rappresentano l'ultima rata di Sky e naturalmente per la B diventa importante ciò che deve versare Dazn. C'è da combattere anche contro l'Associazione italiana calciatori che non è molto d'accordo rispetto alla riduzione degli stipendi, non tutti appartengono alla Juventus e si chiamano Dybala o Ronaldo. Ci sono calciatori che si arrampicano ai contratti di quest'anno e in maniera legittima, ognuno difende i propri interessi. Ci vorrebbe un matrimonio giusto tra i presidenti delle società e l'AIC, che capiscano il momento e facciano un passo indietro. Si dovrà tentare di ripartire per evitare qualsiasi tipo di contestazione, perché sarà il campo a stabilire chi sarà promossa e chi retrocessa. I problemi saranno dalla C in giù".