La Salernitana continua la sua marcia in testa alla classifica, vittoria di misura a Venezia dopo un secondo tempo carico di emozioni. I veneti trovano il gol, bucando il sacco di Belec sui frutti di un insistente arrembaggio, solo a tempo scaduto con Crnigoj, destro al volo violento indirizzato sul secondo palo dove neanche l’intervento di Aya riesce a salvare la porta sulla linea. Ma tutto questo non basta. Nel primo tempo gli uomini di Castori chiudono i giochi, sale in cattedra Andrè Anderson con una deliziosa doppietta. Il brasiliano al minuto trentaquattro raccoglie al limite dell’area una palla rubata da Casasola, girata di prima nell’angolo basso, Lezzerini immobile. Quattro minuti più tardi, un Tutino pericoloso sugli svilluppi di  una trama avvolgente dei campani impegna il portiere veneto, la palla carambola sul palo, Anderson è più bravo di tutti sulla respinta e firma il doppio vantaggio. L’ippocampo interrompe, dopo ben duecentocinquantanove minuti, l’imbattibilità dei lagunari. L’ultima rete subita risale a Reggina-Venezia finita per 1-2, quando all’undicesimo Lafferty siglò la rete dell'1-0. Dunque, i veneti tornano al gol in casa dopo duecentodueminuti, prima di quello di oggi, infatti, non segnavano dal 28 Novembre scorso in Venezia-Ascoli 2-1 grazie ad Aramu e Fiordilino. Tuttavia, la Salernitana espugna il Penzo per la quarta volta in diciotto confronti. Inoltre, ritrova la via del gol a Venezia dopo diciassette anni : l’ultima firma, prima della doppietta di Anderson, è di Raffaele Longo il 21 Dicembre 2003 in Serie B, quando i granata portarono a casa i tre punti con il risultato di 0-1.