Una diagnosi spietata. La più temuta. A Salerno sono state ore di apprensione per l'infortunio muscolare capitato a Cristiano Lombardi nel corso della sfida del Bentegodi. E il report medico è di quelli terribili. Grave lesione alla coscia e possibilità di rientro per eventuali playoff. Un lungo stop che priverà l'attività agonistica della freccia destra. E renderà la Salernitana orfana dell'interprete più importante del recente periodo. Incisivo in fase offensiva con le sue sgroppate, abile nel saltare l'uomo con le serpentine e attento nel momento del ripiegamento. Dunque, un serio danno per ambo le parti. Alla situazione del calciatore di Viterbo si aggiunge la condizione fisica precaria di Emanuele Cicerelli, uscito anzitempo dalla trasferta di Verona per una forte contusione. Per l'appuntamento contro il Livorno, quindi, è da valutare la sua presenza. Il Cavalluccio sarà privato dei due elementi di maggiore estro e con le qualità per stravolgere le dinamiche del match. I riflettori, ora, saranno puntati su quel profilo considerato un big in estate. Una pedina utilizzata col contagocce dal tecnico: appena 54' finora. Sì, stiamo parlando di Alessio Cerci. Il doppio stop, le diatribe per la pubblicazione online del referto e le esclusioni dai convocati. È tempo per l'ex Torino di riscattarsi. Dimenticando le polemiche, mettendo alle spalle le ombre di questi mesi. E ritrovando quella forma fisica ancora distante dall'essere migliore. La Bersagliera ha bisogno di un trascinatore, di un leader in campo. È giunta l'ora per il numero 7 di rimboccarsi le maniche e trovare il feeling con il rettangolo verde. Sfoggiando quelle peculiarità decantate al suo acquisto ma tutt'altro che intraviste sul manto erboso di via Allende.