La seconda stagione delle otto che la Salernitana ha disputato consecutivamente in Serie B (record assoluto) è quella 1949/1950.

Dopo aver sfiorato la A nell'anno precedente, il Presidente granata Marcantonio Ferro decide di ripartire da Pietro Piselli in panchina.

La rosa, però, è modificata rispetto a quella dell'anno precedente. Non in attacco, dove resta la coppia formata da Ercolino Castaldo e Dandolo Flumini, quanto dietro. Salutano due pilastri della retroguardia granata e, soprattutto, due salernitani.

Innanzitutto, il portiere, Aldo De Fazio, che passa alla Lazio (corsi e ricorsi storici, eh) in Serie A. E poi 'o Lione e Saliern, Carmine Iacovazzo, che dopo 231 presenze e 3 promozioni (dalla C alla B sia nel 1937/1938 che nel 1942/1943 e quella storica dalla B alla A nel 1946/1947) lascia il granata per approdare al Maglie.

Priva di due elementi di tale importanza, la Salernitana non riesce mai a trovare continuità di risultati. Davanti, Castaldo e Flumini non sono quelli dell'anno precedente e, per fortuna di Piselli, Giorgetti non li fa rimpiangere. Dietro, invece, il pacchetto arretrato non fornisce adeguate garanzie.

La Salernitana perde ben presto il treno delle posizioni che contano, non vincendo neanche una partita nelle sei gare che vanno dall'11/a alla 16/a giornata. E la crisi culmina nelle prime sette partite del girone di ritorno. La Bersagliera vince a Salerno 1-0 contro il Livorno (gol di Castaldo) e 2-0 ai danni del Fanfulla (in rete Giorgetti e Bislenghi) ma cade contro Pisa, Legnano, Spezia, Empoli e Alessandria.

Il ko contro i piemontesi costringe il Presidente Ferro a operare il primo esonero della sua gestione. Piselli viene allontanato e al suo posto arriva Arnaldo Sentimenti. Il secondo dei cinque mitici fratelli esordì il 26 marzo 1950 con una vittoria all'allora Comunale di Salerno per 3-1 sulla Pro Sesto (Castaldo, Settembrino e Bislenghi in gol per i granata, Quaresima per i biancorossi veneti).

Nelle 13 giornate successive, la Salernitana ottiene 12 punti. Decisivo per la salvezza diventa il trittico di successi dalla quartultima alla penultima di campionato. In trasferta i granata si impongono 3-1 a Prato (la doppietta di Flumini e il gol di La Forgia ribaltano l'iniziale vantaggio toscano di Cappellini) e a Brescia 1-0 (Castaldo matchwinner), mentre al Comunale di Salerno hanno la meglio sull'Udinese per 2-1 (doppietta di Flumini e poi gol del friulano Zorzi).

Il torneo si chiude con la sconfitta di Reggio Emilia contro la Reggiana per 1-0, gol di Cappellini. La Salernitana conclude al 13/esimo posto con 39 punti.

Salernitana 1949/1950
Portieri: Caracciolo, Di Paolo, Gambazza
Difensori: Donati, Miniusso, Nonis, L. Scopigno, M. Scopigno, Vissani
Centrocampisti: Belcastro, Casani, Dardo, Grillo, F. Malacarne, S. Malacarne, Settembrino, Taccola
Attaccanti: Bislenghi, Castaldo, D'Avino, Flumini, Giorgetti, Grifone, La Forgia, Marini, Masone
Allenatore: Pietro Piselli, dalla 29/a giornata Arnaldo Sentimenti
Presidente: Marcantonio Ferro