Una girata fortunosa, il pallone che scivola lentamente in porta e l'esplosione di gioia dello stadio Zini. È di Daniel Ciofani il gol - primo in stagione per l'attaccante - che condanna la Salernitana alla terza sconfitta consecutiva lontano dall'Arechi. E dalla lunga trasferta in Lombardia si esce con la testa bassa e con la consapevolezza del duro lavoro nel periodo della sosta. Il gruppo di Gian Piero Ventura - al netto di assenze importanti e di giocatori non al top della forma - ha dato segnali di crescita e con ampi margini di miglioramento. Al ritorno in campo ci sarà la Juve Stabia, ancora una volta distante da via Allende. Il popolo granata, d'altra parte, non ha fatto mancare l'apporto e il supporto alla squadra. In massa, riversati nell'impianto della Cremonese, i supporters hanno incitato per novanta e più minuti la Bersagliera. Superando le avversità, le previsioni meteorologiche e le temperature autunnali. Oltre il vento, il freddo e la pioggia. Una tifoseria che non si piega alle intemperie. Che non si demoralizza per una sconfitta. Che macina chilometri su chilometri, ore su ore in auto o con qualsiasi altro mezzo disponibile. Di domenica pomeriggio, in un giorno festivo e che riunisce la famiglia. Ma la passione e l'ardore per il Cavalluccio son più forti. La Salernitana è uscita indubbiamente malconcia dall'incontro con i grigiorossi. Ma a vincere, realmente, sono stati i protagonisti sugli spalti. Quella Curva che non molla mai, che sostiene la maglia mettendo in secondo piano qualsiasi fattore. Una componente assolutamente fondamentale per il prosieguo stagionale dei ragazzi sul rettangolo verde. Perché questo popolo è determinante. È incisivo, è essenziale. E non perde mai!