Faggiano alla Messa degli Sportivi: “Il numero 12 evocato dall’Arcivescovo è il nostro dodicesimo uomo”

Una serata intensa e carica di emozione quella vissuta ieri alla Cattedrale di Salerno, dove si è celebrata la tradizionale Messa degli Sportivi. Tra i tanti presenti, a rappresentare la Salernitana c’era anche il direttore sportivo Daniele Faggiano, che ha parlato con il cuore in mano davanti a istituzioni, tifosi e fedeli.

“Facciamo parte del tessuto sociale della città, non solo dal punto di vista sportivo ma anche umano – ha spiegato Faggiano –. Il numero 12 evocato dall’Arcivescovo l’ho sentito come il dodicesimo uomo in campo. Credo davvero che ci sia qualcuno da lassù che ci aiuta. Io stesso ho vissuto momenti difficili, ma cerco sempre di affrontarli con il sorriso. Questo dodicesimo uomo ci accompagna e ci dà forza”.

Con lo sguardo già rivolto alla prossima sfida, il ds granata ha ricordato quanto sia speciale la gara in programma contro il Giugliano, che si giocherà proprio nel giorno di San Matteo, patrono di Salerno: “Ogni partita è importante, ma questa lo è un po’ di più perché coincide con una festa che appartiene a tutti. Vorremmo scendere in campo da vera Salernitana e regalare una gioia alla città”.

Le sue parole hanno toccato anche il tema del rinnovato entusiasmo che circonda la squadra: “Vedere la gente sorridere per strada fa bene a tutti, soprattutto al gruppo. Per noi era importante essere qui stasera, per testimoniare non solo il rispetto verso la Chiesa, ma anche per ribadire il legame con la città. Nessuno dei nostri calciatori è nato a Salerno, eppure i tifosi li fanno sentire cittadini a tutti gli effetti. Abbiamo scelto che vivessero qui, perché devono respirare ogni giorno la vita della comunità, con i suoi momenti belli e quelli più complicati”.

Un discorso sincero e diretto, quello di Faggiano, che ha voluto mettere in risalto come la Salernitana non sia soltanto una squadra di calcio, ma una parte viva e presente della città. In vista della festa di San Matteo, la speranza è che quel “dodicesimo uomo”, invocato con tanta emozione, possa ancora una volta spingere la Bersagliera verso un risultato da dedicare a tutta Salerno.