Estate 2011, pochi giorno dopo la finale playoff di Lega Pro Prima Divisione persa con l'Hellas Verona, accadeva quello che tutti purtroppo sapevano già. La Salernitana Calcio di Antonio Lombardi non riusciva a iscriversi dal campionato e spariva dai radar del calcio italiano.

Come prevedevano le norme, l'allora sindaco Vincenzo De Luca emanò un bando per trovare una società che ereditasse la tradizione sportiva e ripartire dalla Serie D. Venne scelto il sodalizio formato da Claudio Lotito e Marco Mezzaroma, che non poterono utilizzare, per motivi legali, il nome "Salernitana" e il colore "granata" e optarono per il nome Salerno Calcio e i colori del gonfalone di Salerno: giallo-rosso-blu.

Il Salerno Calcio, con un po' di sofferenza, vinse quel torneo di Serie D e passò in Lega Pro Seconda Divisione. Ma occorreva qualcosa per celebrare il ritorno nel professionismo. E allora il 7 luglio 2012, la società di Lotito e Mezzaroma riuscì ad acquisire dalla Energy Power di Antonio Lombardi il glorioso marchio dell'Ippocampo e il nome Salernitana.

Sì, la Salernitana era tornata, ma solo nominalmente. Nel cuore dei tifosi, la Bersagliera con il marchio ideato dal Professor Gabriele D'Alma era, è e sarà sempre presente. E non ci saranno tribunali che tengano.