Premessa: nel titolo dell'articolo, la parola ritorno non a caso è virgolettata. Per quanto ci sia, e si spera sia costante, un breve ritorno alla normalità, chi mastica calcio sa che l'Arechi di ieri sera, per quanto sia stato bello rivedere il pubblico nell'impianto di via Allende, non è l'Arechi che tutti noi desideriamo rivedere: quell'Arechi fatto di cori, striscioni, bandiere e stendardi.

Sia chiaro, rivedere l'Arechi semipopolato è stato comunque bello, indipendentemente dal periodo feriale, dal caldo eccezionale di questo periodo, e dagli elementi in campo, dalla squadra ancora in fase di costruzione: la gente aveva bisogno di rivedere la maglia granata calcare il manto dell'Arechi.

L'auspicio è che , nel giro di breve tempo , il Principe degli stadi possa tornare quello d'un tempo, quello che incuteva timore( sportivamente parlando)  ai giocatori avversari, facendo tremare le gambe degli stessi.