15 dicembre, ore 17.00. A quattro ore dalla sfida casalinga tra Salernitana e Crotone. È appena terminato il programma pomeridiano della Serie B e il pubblico salernitano controlla risultati e classifica. Per studiare minuziosamente le avversarie e la graduatoria. Quest'ultima recita un verdetto - momentaneo, per fortuna - spietato. La squadra di Gian Piero Ventura è in piena zona playout, a pari punti col Venezia e con una partita da disputare. Il match contro i calabresi, dunque, può segnare uno spartiacque nella stagione della Bersagliera. Ore 21.00. Fischio d'inizio del direttore di gara Aureliano. L'Arechi è per pochi intimi, il minimo di presenze di tifosi accompagna il Cavalluccio all'incontro. Non mancano cori di disappunto e di contestazione dagli spalti. E l'avvio spaventa subito, Golemic porta avanti gli Squali dopo appena 14' di gioco. In via Allende regna un silenzio spettrale, il malcontento aumenta. Ma la flebile speranza arriva proprio dal difensore-marcatore dei rossoblù: intervento in ritardo e cartellino rosso. A procurarsi il fallo è Cedric Gondo. Una dinamica che stravolgerà il piano tattico della sfida. E renderà l'ivoriano - ancora ignaro di tutto - l'eroe della Salernitana. I segnali di reazione sono tiepidi, ma i riflettori sono tutti puntati sul secondo tempo degli uomini di Ventura. E a salire in cattedra è proprio l'attaccante in maglia numero 15. Certo, a ristabilire l'equilibrio nel punteggio è Jallow. Ma l'ex Rieti si rende protagonista negli ultimi venti minuti. Al 74', infatti, raccoglie l'ottimo traversone disegnato da Dziczek dalla destra e, con una girata perfetta, insacca alle spalle di Cordaz. Il Crotone non si arrende e trova il pari-beffa con l'autogol di Jaroszynski. La divisione della posta in palio sembra l'unica strada per entrambi i team. Non per Gondo. Al 94', il centravanti approfitta del cross di Kiyine per battere ancora il portiere avversario e regalare tre punti vitali al club granata. Esplode la panchina, Cedric viene circondato dall'affetto dei compagni e dagli applausi provenienti dalle tribune. E i gol, i primi con la nuova casacca, sono dedicati al papà scomparso poco tempo fa. Il classe 1996, adesso, può considerarsi un inamovibile nello schieramento del trainer ligure. Due gol - pesantissimi - e un assist contro l'Entella in cinque presenze stagionali. In 377', l'ivoriano è risultato decisivo, incisivo in fase offensiva. Senza far mancare un contributo importante anche nel momento del ripiegamento. Dalle riserve in cerca di un'opportunità alla possibilità di diventare un titolarissimo nell'undici di riferimento. E togliergli il posto, ora, sarà complicato.