La Salernitana riparte da basi nuove e ben definite, con l’obiettivo chiaro di tornare immediatamente in Serie B. Dopo l’ufficialità del nuovo direttore sportivo Daniele Faggiano, a cui spetterà il compito di costruire una rosa competitiva e sostenibile, è arrivata anche la decisione tecnica: Giuseppe Raffaele è il nuovo allenatore della Salernitana per la stagione 2025/2026, in Lega Pro. Una scelta ponderata, solida, e in linea con la strategia della proprietà, che punta su uomini concreti per una pronta risalita.

Raffaele ha firmato un contratto biennale, con scadenza al 30 giugno 2027, e sarà il perno tecnico su cui poggerà la rinascita sportiva del club. La scelta dell’allenatore è caduta su un profilo esperto della categoria, reduce da una straordinaria stagione alla guida dell’Audace Cerignola, con cui ha raggiunto la semifinale dei playoff di Serie C, uscendo contro il Pescara dopo un campionato da protagonista.

 

Giuseppe Raffaele – Il nuovo condottiero scelto dalla Salernitana per la risalita dalla Lega Pro

Nato a Barcellona Pozzo di Gotto (Messina) il 5 dicembre 1975, Giuseppe Addamo Raffaele è il nuovo allenatore della Salernitana. Tecnico preparato, concreto e tatticamente meticoloso, è stato scelto per guidare il club granata nella difficile ma necessaria missione del ritorno in Serie B. Il suo arrivo segna una svolta nella programmazione della società: Raffaele ha firmato un contratto biennale fino al 30 giugno 2027, a dimostrazione della fiducia riposta nel suo profilo.

Dopo una lunga carriera da calciatore dilettante nel ruolo di attaccante tra Sicilia e Calabria (Marsala, Igea Virtus, Locri, Castrovillari, tra le altre), ha intrapreso la carriera da allenatore nel 2006. Le sue prime esperienze sono state alla guida di club come Due Torri, Akragas, Orlandina e Igea Virtus, con cui ha ottenuto ottimi risultati nei campionati di Eccellenza e Serie D. Il vero salto lo ha compiuto a Potenza, dove tra il 2018 e il 2020 ha conquistato due piazzamenti playoff in Serie C, portando la squadra lucana a un livello superiore grazie a un gioco compatto e organizzato.

Nel 2020 approda al Catania, ma viene sollevato dall’incarico nel marzo 2021 nonostante un rendimento dignitoso. Segue una breve parentesi alla Viterbese e un nuovo ciclo al Potenza, dove si conferma tecnico solido e affidabile. La consacrazione definitiva arriva però nella stagione 2024/25 con l’Audace Cerignola: sotto la sua guida, il club pugliese conclude il campionato di Serie C al secondo posto nel girone C con 67 punti, frutto di 19 vittorie, 10 pareggi e appena 5 sconfitte. Dopo aver superato due turni di playoff, il Cerignola esce in semifinale contro il Pescara, sfiorando così una storica promozione in Serie B.

La sua squadra è stata una delle più equilibrate del torneo, con un assetto tattico basato sul 3-5-2 e una media di quasi 2 punti a partita, merito di una gestione intelligente e razionale del gruppo. Raffaele è stato premiato come “Miglior tecnico siciliano del 2025” per il lavoro svolto e la crescita esponenziale del club. Uomo di campo più che di copertina, ha costruito la sua carriera lontano dai riflettori, preferendo far parlare i risultati e la compattezza delle sue squadre.

A Salerno porta la sua visione tecnica rigorosa, la capacità di lavorare con budget sostenibili e una mentalità vincente. È stato scelto per la sua concretezza e per la sua storia recente, fatta di sacrifici, successi e risposte date sul campo. La Salernitana ha deciso di puntare su un professionista autentico, esperto di categorie difficili, per ripartire con basi solide e ambizioni reali. L’obiettivo è chiaro: riportare il club nella serie cadetta attraverso un progetto credibile, guidato da un tecnico che ha già dimostrato di sapere come si costruiscono i sogni, partendo dal basso.

 


Il pruffiogetto granata

Con il tandem Faggiano–Raffaele ora ufficialmente alla guida sportiva, la Salernitana può iniziare a pianificare il futuro. Il mercato sarà il primo banco di prova: l’obiettivo è formare un organico competitivo, che sappia unire esperienza e fame. La tifoseria, delusa ma sempre presente, attende segnali chiari. E la società li sta dando, puntando su uomini veri, competenti, con un passato fatto di sostanza e non di apparenza.

Inizia così un nuovo capitolo della storia granata. Con la speranza che sia breve, intenso e che conduca là dove questa piazza merita di stare: nel calcio che conta.