È notte fonda allo stadio Tombolato. Il Cittadella domina e schiaccia una Salernitana abulica. I veneti prendono il volo in classifica mentre per il Cavalluccio il discorso è totalmente diverso. E l'attuale situazione inizia davvero a pesare. Il risultato, la prestazione, l'atteggiamento. I granata lasciano il terreno di gioco tra lo sconforto generale. Di chi - per l'ennesima volta - si è messo in viaggio in difesa di un ideale. E di chi è rimasto in Provincia, facendo sentire l'appoggio alla Bersagliera. La replica degli interpreti sul rettangolo verde è stata tutt'altro che gratificante. Altra performance negativa per la brigata di Gian Piero Ventura che, dalla trasferta di Venezia, ha assunto dei contorni indefiniti. Due mesi da incubo, un crollo verticale e un bilancio da film horror. Otto partite disputate dall'appuntamento in Laguna e solo cinque punti conquistati. Il successo sofferto contro l'Entella, i pareggi deludenti con Perugia e Ascoli. Ciò che apparso evidente è stato il calo fisico e mentale della squadra. Al Tombolato, per larghi tratti della gara, il Cittadella ha sfondato in ogni dove, mettendo all'angolo l'undici di Ventura. Una vittoria di tenuta e di testa per l'organico di Venturato, superiore in ogni aspetto alla Salernitana. E la sconfitta odierna - seguita dai punteggi maturati sugli altri campi - fa preoccupare soprattutto in ottica classifica. Micai e compagni si ritrovano a ridosso della zona playout. Pochissime lunghezze di distanza dal bassofondo. In un momento assolutamente complicato...