Nicola Binda, giornalista della Gazzetta dello Sport intervenuto ieri sera ad «Assist - Oltre il 90°», si è espresso sul mercato della Salernitana e non solo. Tanti i temi toccati da Binda: dai nuovi acquisti Curcio ed Aya fino al mercato di B, passando per le ambizioni granata ed un nome nuovo per l'attacco della Salernitana, quello di Di Mariano.
«Curcio ed Aya sono due giocatori importanti per puntellare la difesa. Si tratta di giocatori di categoria che si riveleranno utili per incrementare le rotazioni di Ventura. Certo, ora sta alla società scegliere se accontentarsi dell'attuale situazione di classifica o fare il salto di qualità: in un campionato con tante squadre in pochi punti, le possibilità di emergere ci sono tutte. Sta, dunque, alla società scegliere di puntare solo ad una salvezza tranquilla o qualcosa di più. Dipenderà molto dalle prossime mosse di mercato. Curcio proviene da un buon campionato, anche se non da titolare fisso, a Brescia; Aya lo scorso anno era in Serie C ed è reduce da buoni mesi a Pisa. Si tratta, ripeto, di calciatori utili in ottica turnover, non sono nettamente più forti degli uomini che Ventura ha avuto a disposizione finora. Per fare il salto di qualità ci vogliono giocatori esperti e vincenti, di quelli che in questa categoria fanno la differenza. Se però non sono stati presi finora, mi viene da pensare che acquisti del genere non rientrino nei piani della società. L'obiettivo massimo pare quello di rimanere agganciati al treno play-off, nulla di più. Servirebbe senz'altro un po' di fantasia e di brillantezza, qualcuno che - oltre a Kiyine - rifornisca le punte. Un'ipotesi suggestiva sarebbe quella di Di Mariano, che quest'anno a Venezia non è riuscito ad esprimersi sui livelli della scorsa stagione. Un giocatore del genere garantirebbe più brio e vivacità all'attacco della Salernitana. È un attaccante esterno molto veloce, tecnico, che vede bene la porta. A Venezia quest'anno ha trovato poco spazio ma potrebbe fargli bene cambiare aria. Non mi risulta che la Salernitana sia su Di Carmine. Un giocatore come lui garantirebbe quel salto di qualità di cui parlavo prima: ha tanti gol nelle gambe in categoria e le sue qualità sono dimostrate anche dal fatto che in A sta trovando dello spazio. Perché il Verona se ne privi, sarebbe necessario reperire un'alternativa. E non è facile. Chiunque dovesse assicurarselo, farebbe un affare.
Chi si sta muovendo di più in questo mercato cadetto è l'Empoli, che ha già preso 6 giocatori e sta trattando il settimo. Sono arrivati due terzini, un centrale difensivo, un trequartista e due attaccanti e non ha venduto nessuno, anche se delle cessioni sono a questo punto inevitabili. Ha dato corpo al suo organico e per il compimento della rivoluzione manca soltanto un centrocampista. Che si sia mossa di più è indubbio; che si sia mossa meglio ce lo dirà il campo: a gennaio può bastare anche un solo acquisto per svoltare. È pur sempre un mercato di riparazione, ognuno ha le sue necessità. Al Cittadella, ad esempio, serviva solo un attaccante ed è arrivato. Mi fa specie vedere tante squadre attardate sul mercato quando hanno avuto venti giorni di mercato per intervenire prima che il campionato riprendesse. Il Perugia aveva e ha ancora bisogno di un difensore. E, come il Perugia, tante squadre sono in ritardo. Probabilmente provvederanno a fine mese, quando il campionato sarà già alla terza giornata di ritorno. Ce ne vorranno poi altre due-tre per inserire i nuovi innesti, ed ecco che si è già arrivati ad un terzo del girone di ritorno. La Salernitana attuale potrebbe anche arrivare al fatidico ottavo posto, tutto è possibile. D'altro canto la quota salvezza dovrebbe essere parecchio alta: memore dell'esperienza dello scorso campionato, la Salernitana non può correre di nuovo il rischio di farsi risucchiare nella zona rossa. Certo, proprio l'esempio dell'Empoli dovrebbe insegnare: l'Empoli in estate ha speso tanto, ma non ha funzionato. Ora può intervenire di nuovo, anche complice il paracadute e le ottime cessioni operate in estate. Ora potrebbe diventare un'autentica mina vagante. Le altre? Il Benevento è praticamente già in A; il Pordenone potrebbe essere una di quelle sorprese cui la B ci ha ormai abituato; ci sono poi il Frosinone ed il Crotone, sebbene quest'ultimo non si sia rinforzato finora sul mercato; il solito Cittadella stavolta potrebbe fare il miracolo, ed il Perugia ha voglia di provarci.»