La prestazione, la tenuta mentale e il pareggio. Allo stadio Arechi, al rientro dopo il periodo di lockdown, la Salernitana ha impattato sul Pisa. Una serata tutt'altro che indimenticabile per gli uomini di Ventura. Per l'intero gruppo, s'intende. Ma non per Djuric. Certo, il gigante bosniaco avrebbe preferito che la squadra ottenesse i tre punti a discapito del suo traguardo personale. Perché lo spogliatoio, lo staff e la piazza hanno imparato a conoscere Milan. Un ragazzo straordinario, umile lavoratore, affidabile pedina per mister e compagni. E le sue doti - soprattutto sul lato umano - sono state ripagate nella sfida interna con la formazione toscana.

Una frazione di secondo e l'ex Cesena si è trovato a raggiungere un record individuale importante e inesplorato. Minuto 29: Lombardi s'invola per via centrale, calcia a botta sicura e il pallone si stampa sul palo. Già si grida alla maledizione dei legni della porta. Al contrario, la sfera finisce tra i piedi di Kiyine che cerca la giocata personale: un tiro che si trasforma in un passaggio, Djuric è pronto a raccoglierlo. Controllo non perfetto ma soluzione finale efficace. La conclusione del centravanti supera Gori e regala il momentaneo vantaggio al Cavalluccio. Poi, l'esultanza.

Per il bosniaco, però, quel gol vale doppio. Doppio come la cifra che ha conquistato in stagione sul piano realizzativo. Un territorio sconosciuto al colosso granata. Sì, perché nella sua lunga carriera, Milan non era mai riuscito a tagliare il nastro delle 10 reti. Cesena, Ascoli, Crotone, Cremonese, Trapani, Cittadella e Bristol: in nessuno di questi posti. Ha compiuto l'opera nella città più esigente. L'unico rimpianto? Non aver potuto condividere la gioia con i sostenitori dell'Arechi.

Il rendimento stagionale è sbalorditivo. Un bilancio in fase di finalizzazione monumentale se comparato alle 24 presenze e alle caratteristiche del giocatore. Djuric non è un bomber. E non vuole esserlo. Fa a sportellate, duella con i centrali avversari e non manca mai di grinta. Ma l'intraprendenze e la volontà di trascinare la Bersagliera gli stanno restituendo grandi soddisfazioni. Quindi, nessuno fermi Milan...