Salernitana-Casertana, Raffaele rilancia il 3-5-2: Knezovic dal 1’, Ubani confermato a destra. Derby ad alta tensione all’Arechi per restare in vetta
Salernitana a caccia di riscatto, Casertana in grande forma
La Salernitana torna all’Arechi per il derby con la Casertana (ore 20.30, 11ª giornata del girone C di Serie C) portandosi dietro una domanda semplice e pesante: è ancora una capolista credibile? I granata arrivano da due trasferte consecutive, Monopoli e soprattutto Catania, con un solo successo raccolto e una sconfitta bruciante nell’ultimo weekend. Al “Massimino” è finita 2-0 per il Catania, una partita in cui la Bersagliera ha retto mezz’ora poi ha perso campo e ritmo, pagando caro il gol subito poco prima dell’intervallo e chiudendo senza punti uno scontro diretto che valeva la vetta.
Stasera, però, l’occasione è enorme. Nel pomeriggio va in scena Catania-Benevento alle 14.30, incrocio diretto tra le altre due corse al primo posto. La Salernitana scenderà in campo conoscendo già l’esito di quella partita e saprà quindi se battere la Casertana significa prendere il comando da sola o quantomeno allungare sul resto del gruppo di testa. È solo l’undicesima giornata, ma il peso specifico è da partita che lascia un segno, sia nella classifica sia nella testa.
Giuseppe Raffaele sa perfettamente che non è il momento di sbagliare. L’Arechi, di nuovo in notturna, deve diventare un’arma e non un peso. Il tecnico granata – dopo aver optato per scelte più conservative in esterna – è pronto a riproporre il suo marchio di fabbrica: 3-5-2, linee corte, pressione alta sull’uscita palla avversaria e doppia punta fisica davanti. Davanti ad Antonio Donnarumma, conferma per il blocco che ormai è diventato la struttura difensiva della Salernitana: Coppolaro, Golemic e Anastasio. È un reparto che Raffaele considera affidabile e di personalità, chiamato a cancellare le difficoltà emerse in Sicilia, quando nella ripresa la squadra ha sofferto troppo la qualità offensiva del Catania.
La novità vera riguarda il centrocampo. Il tecnico è orientato a dare una chance dal primo minuto a Borna Knezovic in mezzo, al fianco di Tascone e Capomaggio. Il croato è considerato un profilo in grado di dare gamba, letture e primo pressing sulla seconda palla: è il classico inserimento pensato per restituire intensità e ordine dopo una gara, quella del Massimino, in cui la Salernitana ha finito per rincorrere. Sulle corsie si va verso la continuità: Ubani è leggermente avanti su Quirini per la fascia destra, mentre a sinistra resta favorito Villa. Ubani è uno dei temi della serata: Raffaele gli sta dando responsabilità vere da quindicinale, e l’esterno sta rispondendo con personalità e corsa.
Davanti, confermata la coppia Ferrari-Ferraris. Il primo dà peso e mestiere da centravanti vero, il secondo è stato voluto fortemente in estate perché attacca la profondità e sa aggredire l’area senza palla. Roberto Inglese, arma pesante sia tecnica che d’esperienza, partirà invece dalla panchina: scelta chiara, significa che Raffaele vuole avere un cambio di lusso in corsa, soprattutto se la partita si incanala sui duelli individuali e sui piazzati. Restano fuori ancora Cabianca e De Boer, mentre Frascatore torna tra i convocati.
Di fronte, arriva una Casertana che non va sottovalutata. La squadra di Coppitelli è viva, organizzata e in fiducia: tre vittorie nelle ultime quattro gare raccontano una formazione che ha trovato ritmo, equilibrio tra le linee e qualità sugli esterni. È un gruppo che arriva all’Arechi trascinato da un entusiasmo enorme: ieri al “Pinto” la rifinitura si è trasformata in un bagno di folla, con la tifoseria rossoblù a spingere la squadra come fosse già in partita. Non è un dettaglio, è il segnale di un ambiente che sente questo derby come un esame identitario, non solo come una tappa di calendario.
Coppitelli recupera Proia dopo due giornate di squalifica e dovrebbe ripartire dal 4-3-3. Davanti a De Lucia la linea dovrebbe essere Oukhadda-Kontek-Rocchi-Falasca, con Toscano, Pezzella e Proia in mezzo. Davanti, ampiezza e gamba: l’ex Kallon e Bentivegna larghi, con Vano riferimento centrale, pronto a fare a sportellate con i tre centrali granata. È un tridente che sa allungare le difese e che costringe a coperture preventive pulite: se la Salernitana non è corta tra i reparti, rischia.
Probabili Formazioni
Salernitana (3-5-2): Donnarumma; Coppolaro, Golemic, Anastasio; Ubani, Tascone, Capomaggio, Knezovic, Villa; Ferraris, Ferrari.
A disposizione: Brancolini, Cevers, Quirini, Matino, Frascatore, Varone, Iervolino, Di Vico, Achik, Inglese, Liguori, Boncori.
Allenatore: Giuseppe Raffaele.
Casertana (4-3-3): De Lucia; Oukhadda, Kontek, Rocchi, Falasca; Toscano, Pezzella, Proia; Kallon, Vano, Bentivegna.
A disposizione: Merolla, Vilardi, Bacchetti, Giugno, Heinz, Liotti, Llano, Arzillo, Di Tommaso, Leone, Capasso, Casarotto, Galletta.
Allenatore: Federico Coppitelli.
Arbitro: Cerbasi di Arezzo. Assistenti: Chichi e Cardona. IV ufficiale Mastrodomenico. FVS Ferraro. È la prima direzione del signor Cerbasi con la Salernitana; coi rossoblù ha un precedente vincente ai tempi della Serie D.
Diretta TV: Sky Sport Calcio (canale 202), Sky Sport (252) e streaming su NOW.
Il quadro è chiaro. All’Arechi non è una semplice sfida di campionato: è un incrocio che misura la maturità della Salernitana dopo lo scivolone di Catania, contro un avversario che arriva con fiducia, identità tattica e senso d’appartenenza. Per i granata è una delle gare più delicate fin qui giocate in casa: concentrazione altissima, margine d’errore minimo. Perché stavolta non basta restare in alto. Stavolta bisogna dimostrare di meritare di restarci.